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Ma è davvero crisi? I numeri di Montella in stagione

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Numeri alla mano i rossoneri hanno vinto 10 partite su 12, probabilmente la vittoria sporca di Montella non piace alla dirigenza rossonera

Qualcuno dice che vincere è l’unica cosa che conta e ne ha fatto il proprio slogan per anni. Bisognerebbe però fermarsi un momento per capire davvero che cosa significhi vincere e soprattutto in che modo vincere. Prendiamo in esame la situazione del Milan: i rossoneri fino ad ora hanno giocato 6 partite di campionato ed altrettante di Europa League. Tra queste 12 gare ufficiali non rientrano i pareggi, il Milan ha infatti vinto 10 di queste partite con 2 sconfitte sempre in campionato.

Numeri che dovrebbero bastare a tranquillizzare un ambiente fino a questo momento troppo elettrico per pensare di arrivare alla fine della stagione senza qualche scossone. Vero, i problemi di gioco rilevati sono stati molteplici e ovviamente mal digeriti per via degli investimenti fatti in estate.

Andando ad analizzare lo specifico e quindi caso per caso troveremmo una serie di problematiche tali da dimenticare completamente le 10 vittorie e chiederci come sia possibile che una squadra con queste difficoltà possa essere nella posizione attuale: prima in Europa League e quinta in campionato a 6 punti dal primo posto.

Se pensiamo a quanto fatto da Montella lo scorso anno verrebbe da dire chiaramente che il tecnico dispone delle capacità necessarie per rendere al meglio il lavoro di questa squadra, nella passata stagione il sesto posto fu oro colato, dimostrazione lo è il fatto che pochi di quei giocatori sono stati riconfermati.

Viene dunque da pensare che Montella sia preso da un vortice di pressioni e di obblighi come se a lui non fosse consentito sbagliare. La campagna mediatica esplosa in estate a fatto si che si creassero delle aspettattive tali da non considerare più solo le vittorie ma soprattutto il bel gioco e la sicurezza da parte di alcuni capi saldi, uno su tutti Bonucci, ancora alle prese con errori pericolosi che ovviamente si ripercuotono sul giudizio nei confronti della squadra.

Difficilmente capita di vedere una dirigenza così infuriata dopo solo due sconfitte, probabilmente qualcuno allo scudetto ci aveva creduto davvero oppure è talmente tanta la pressione economica da pretendere gioco, risultato e vittoria anche in una stagione lunga quasi 60 partite.

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