Leonardo sulla Serie A: "Oggi non può competere con un campionato del genere" - Milan News 24
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2015

Leonardo sulla Serie A: “Oggi non può competere con un campionato del genere”

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L’ex centrocampista, allenatore e dirigente rossonero Leonardo ha parlato ai microfoni di Calciomercato.com del mondo Milan, vera e propria seconda casa per il brasiliano:
LA CLASSIFICA DEL MILAN. “Da 2-3 anni il Milan vive un processo di trasformazione, di cambiamento. Si sta rinnovando, sta lavorando per tornare grande. Credo che tutto il calcio italiano, non solo il Milan, stia attraversando un periodo di transizione. La Serie A non è la Premier League, non è quel campionato desiderato e ambito negli anni ‘90, ma con le idee giuste credo che possa tornare grande. Bisogna saper ragionare a lungo termine, lavorare sulla formazione, costruire squadre strutturate, che possano essere competitive nell’immediato ma anche nel lungo periodo, con un attento lavoro di scouting”.
IBRA. “Non è solo un grande professionista che fa sempre la differenza sul campo. E’ legato tanto a Parigi e al Paris Saint-Germain. E’ stato uno degli artefici della costruzione del nuovo Psg, l’ha aiutato a diventare grande, l’ha fatto svoltare, l’ha portato nell’elite del calcio europeo e vuole trascinarlo sempre più su. Non so quello che farà in futuro, posso solo dire che il legame con la città e con la proprietà è molto forte. C’è grande sintonia, che fino a questo momento ha fatto la differenza”.
IL FUTURO. “Giovedì ho chiuso il contenzioso con la Federcalcio francese, per me è stato un nuovo inizio. Non posso uscire dalla mia storia, da quello che sono. Quando ho smesso di fare il calciatore sono diventato assistente di Galliani che è un grande dirigente, un’enciclopedia del calcio. Mi ha insegnato tante cose, mi ha dato un’opportunità e per questo gli sarà sempre grato. Poi sono arrivare le esperienze in panchina con Milan e Inter e il ruolo di direttore sportivo a Parigi. Sono aperto ad ogni soluzione, mi considero un allenatore di stampo manageriale e un direttore sportivo con concetti di campo. Sinceramente la panchina è molto emozionante. Quello che conta è il progetto”.

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