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Milan, Conti e l’ennesimo infortunio rossonero in poco tempo
L’infortunio di Conti non lascia spazio a riflessioni e statistiche, tuttavia c’è da considerare un numero già consistente di rientro ai box
La stagione del Milan è partita agli inizi di luglio, sono passati poco più di due mesi, volendo trarre un piccolo bilancio sulle posizioni in campionato ed Europa possiamo considerare positivo l’andamento delle due competizioni, senza entrare nel merito delle caratteristiche tecniche relative alle squadre affrontate. Ciò che preoccupa sono gli infortuni subiti fino a questo momento dai giocatori rossoneri, tra i più seri quelli di Romagnoli, Biglia, Montolivo, Bonaventura e in ultimo Conti, già alle prese con un problema accusato al termine della gara con Israele. Montella è dunque costretto a correre ai ripari senza mai avere la possibilità di schierare l’undici completo. A questo punto sarebbe ideale considerare maggiormente l’importanza di una panchina troppo spesso chiamata ad intervenire. Siamo solo ad inizio stagione ed il numero di infortuni è enorme se si pensa al doppio impegno rossonero. A gennaio sarà dunque necessario rinforzare la rosa per garantire sostituzioni adeguate nel caso dovesse persistere il problema. Al momento Abate, Calabria ed Antonelli sono pronti ad intervenire, sperando in una sorte migliore, fino ad ora poco benevola.
Intanto Montella dovrà dimostrare che gli undici della rosa sono utili ma non indispensabili, da qui in avanti bisognerà seguire gli obbiettivi prefissati, senza voltarsi indietro a causa delle improvvise defezioni. A tale proposito Pancaro ha espresso il suo pensiero sul 3-5-2 tanto discusso in questi giorni: «Il sistema perfetto per le caratteristiche dei più talentuosi in rosa. Attenzione però, in estate sono arrivati undici nuovi giocatori e quando l’allenatore chiede tempo non è una scusa, è veramente così. Vincenzo deve trasformare tutto questo capitale umano in una squadra, una squadra compatta e con una identità di gioco. Giovedì si sono viste le prime risposte positive di un percorso ancora lungo».