Editoriali
Milan-Rijeka, andamento lento: serve più personalità – ANALISI
Il Milan vince 3-2 contro il Rijeka al termine di una partita piuttosto opaca: il giudizio del match
Montella tira un sospiro di sollievo al 93′ grazie al timbro di Cutrone che evita polemiche post-partita ma il risultato non può distogliere l’attenzione sulla prestazione rossonera.
Pronti-via e la squadra rossonera concede due palle gol clamorose nel giro di 6′ al Rijeka che, per fortuna di Bonucci & Co., non riesce a concretizzare. Alla prima occasione utile, un lancio da dietro di Borini – un must del Milan di Montella – conduce André Silva all’azione del gol, sebbene il merito sia da attribuire solamente alla tenacia mixata alle qualità tecniche del portoghese. Musacchio raddoppia su calcio d’angolo prima che Acosty – rimpallo – ed Elez – rigore – mettono in apprensione San Siro. Nei minuti di recupero, la zampata di Cutrone lancia il Milan a primo posto con 6 punti ma il bicchiere, negando Montella (leggi qui) non è pieno.
Cutrone's goal
Milan 3-2 Rijekapic.twitter.com/HUn9ftLEAN— Milanisti Jombang (@MISezJBG) September 28, 2017
UN MILAN CHE STENTA – Sono solo 5 i tiri in porta nei 95′ – tre gol – per la squadra di Montella che si affida solo ai lanci da dietro – Bonucci e Romagnoli – per cercare di ovviare la carenza di gioco dettata dalla prestazione opaca sia di Calhanoglu – sostituito all’intervallo anche per una botta – che di Locatelli, apparso piuttosto timido e nascosto dalla marcatura di Pavicic. Il ritmo imposto dalla formazione rossonera è stato piuttosto blando ma ciononostante sono arrivati due gol, anche se in azioni sporadiche e non costruite. Più cercato, invece, il terzo di Cutrone con Borini che si accentra e scodella un pallone con il classe ’98 che taglia l’area e beffa il portiere croato.
2 – Patrick Cutrone is the 2nd youngest player (behind Alexandar Borkovic) to have scored a goal in this #UEL season. Wonder. #MilanRijeka
— OptaPaolo (@OptaPaolo) September 28, 2017
SERVONO PERSONALITA’ E QUALITA’ – Gli errori in fase difensiva di Bonucci e Romagnoli hanno provocato i due gol che hanno rimesso clamorosamente in partita i croati. Analizzando le azioni, si denota come i due difensori siano stati lasciati soli nell’uno contro uno con il rispettivo avversario. Un atteggiamento rinunciatario e di rilassatezza della squadra non adeguato ad un match in Europa, soprattutto dopo una sconfitta pesante come quella di Genova. Il gol di Cutrone, servito da un Borini in versione assistman, ha scacciato i fantasmi su Montella ma i dubbi permangono: servono più qualità e personalità a centrocampo. Calhanoglu, Biglia e Kessié sono stati comprati per questo: il futuro del Milan gira intorno a loro.