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Ancelotti, ecco il perché del suo addio al Bayern Monaco
Brazo Salihamidzic, Ds del Bayern Monaco, ha svelato alcuni retroscena riguardo l’esonero di Carlo Ancelotti dalla guida dei bavaresi
Un precampionato deludente, una vittoria in Supercoppa ma una serie di figure poco edificanti in Champions League sono costate care a Carlo Ancelotti dimessosi due giorni fa allenatore del Bayern Monaco. Oggi Salihamidzic, ds bavarese e vecchia conoscenza del calcio italiano, ha così parlato dell’addio a Re Carlo: «Dispiace per quanto accaduto, non è una situazione facile. Con Ancelotti ho avuto un buon rapporto, ma a Parigi non abbiamo giocato bene ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Credo sia normale che se i giocatori non giocano non siano felici. In squadra non c’era una buona atmosfera».
Sul futuro della guida tecnica del Bayern: «Sagnol sarà il nostro allenatore ad interim. Vogliamo trovare l’allenatore migliore per la squadra e lavoreremo tutti insieme per prendere una decisione comune. Sarebbe bello se il prossimo allenatore parlasse tedesco».
“Wir werden stark aus der Situation herauskommen. Wir haben eine Top-Truppe, eine super Mannschaft & werden das am Sonntag zeigen.” #BSCFCB pic.twitter.com/JijYpQkcNj
— FC Bayern München (@FCBayern) 29 settembre 2017
PRESSIONE A MONTELLA – L’esonero di Carlo Ancelotti ha rincarato il tasso di pressione sulle spalle di Vincenzo Montella che, dopo la sconfitta con la Samp e la “mezza” brutta figura con il Rijeka in Europa League, vede scricchiolare la propria panchina. Tuttavia la dirigenza milanista ha giustamente confermato immutata fiducia al tecnico campano, che ha comunque un ruolino di marcia invidiabile con 10 vittorie in 12 partite, ma i prossimi test contro Roma e Inter potrebbero fare la differenza.