Editoriali
Quindi ora che ha battuto la Juve è la Lazio ad essere forte?
Può la vittoria di questa sera della Lazio a Torino contro la Juventus ribaltare le considerazioni fatte all’indomani di Lazio-Milan 4-1?
Rimbalzano da una frequenza all’altra sulle televisioni italiane le cronache del match perso dalla Juventus questa sera contro la Lazio nel proprio Stadium (leggi qui). I bianconeri, mai realmente in palla, hanno perso meritatamente contro una Lazio per larghi tratti in controllo del match e che ha visto in Ciro Immobile il proprio condottiero e in Strakosha il proprio insperato eroe.
Due giocatori che, insieme a Luis Alberto, hanno messo letteralmente a soqquadro la formazione milanista che è stata etichettata in quella settimana come un vero e proprio colabrodo incapace di respingere le avanzate di due giocatori, fino a quel momento, considerati di modesta levatura come i due citati laziali.
Vero, il risultato della sconfitta rossonera (4-1) è ben più rotondo e preoccupante di quella bianconera ma “Quel brocco di Bonucci” apparso letteralmente in panne contro la mobilità dell’attacco laziale non ha fatto una figura poi così distante, per gravità, da quella offerta questa sera dalla non più BBC juventina e in più, va detto, il Milan non è ancora lontanamente paragonabile al concetto rodato di squadra che si vede in quel di Torino dove l’equipe bianconera ha negli ultimi sei anni raddoppiato il proprio fatturato in quanto a trofei vinti (e non solo).
Quindi male Milan, male è vero, ma in questo campionato dagli equilibri atipici e forse ancora incalcolabili, non sei così alla deriva come si credeva.