Montella risponde al Times: «Siamo bersagliati, ma dobbiamo pensare solo al campo»

Vincenzo Montella in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Austria Vienna, match fondamentale per il passaggio del turno di Europa League

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di domani sera contro l‘Austria Vienna, Vincenzo Montella, tecnico del Milan ha così parlato dell’assenza di Suso in Europa League: «Suso non sta bene e non abbiamo neanche voglia di rischiarlo. Domani c’è la concreta possibilità di schierare due punte, domenica hanno fatto benino ma vanno serviti di più e meglio».

PASSAGGIO DEL TURNO – «Ci teniamo ad accedere ai sedicesimi di finale di questa competizione, non è un traguardo ma un obiettivo intermedio. La qualificazione aritmetica ci darebbe la possibilità di preparare al meglio le prossime sfide di campionato». 

PROBLEMA IN ATTACCO – «Senza giri di parole, dobbiamo fare di più in avanti. Gli attaccanti vanno serviti di più e più velocemente, non si può sbagliare l’ultima scelta. Siamo stati la squadra capace di fare più tiri in porta al Napoli dopo l’Atalanta ma ancora abbiamo alcuni problemi nel costruire negli ultimi 20 metri». 

LA CENA DI SQUADRA – «Ha dato testimonianza che la squadra sta diventando gruppo, sta cementificando un sentimento di unità che si sta iniziando a vedere anche in campo. Se problemi ci sono stati in passato adesso sono passati.  Questo Milan ha l’X Factor perché è una squadra giovane e futuribile, abbiamo ottenuto qualche sì ma ancora ci manca qualcosa per passare alla fase finale». 

10 PARTITE IN 45 GIORNI – «In Italia non ci sono partite facili ma da qui fino a gennaio affronteremo tutte squadre indietro a noi in classifica, non possiamo fallire. Ora pensiamo all’Europa League ma poi dovremo concentrarci sul recupero in campionato rimontando il gap venutosi a creare fino ad ora». 

OTTIMISMO IN EUROPA LEAGUE – «Sinceramente il cammino in Europa League è molto lungo, è un veicolo importante anche per crescere e a cui teniamo molto ma non possiamo focalizzarci solo ad una competizione per raggiungere l’obiettivo Champions. Una non esclude l’altra, dobbiamo pensare ad entrambe le competizioni. Fino a febbraio o marzo non abbiamo motivo di scegliere una competizione piuttosto che un’altra». 

VOCI DALL’ESTERO – «Siamo bersagliati a livello societario, un po’ come la mia posizione sempre in bilico. Non tengo più conto di quello che scrivono i giornali, ovviamente resta importante ma sono cose che mi scivolano sopra».

OBIETTIVO – «Il passaggio del turno è un obiettivo intermedio e ora dobbiamo pensare solo a quello, far felice il nostro pubblico che domani, come sempre, ci verrà a sostenere». 

CONCENTRAZIONE – «Rispetto all’anno scorso c’è una situazione diversa, a livello di gestione è più facile ma a livello tecnico più complicata perché ci sono tanti giocatori nuovi e obiettivi più alti. Io devo anche pensare al lungo periodo piuttosto che al breve anche a costo di qualche sconfitta per fare un certo tipo di lavoro».

POCA CONCRETEZZA SOTTO PORTA – «Siamo tra le squadre che tirano di più in porta, dobbiamo essere più cinici. Abbiamo intrapreso la strada giusta ma per attestarci a livello delle squadre che ci precedono in classifica c’è bisogno di tempo, si deve procedere per gradi». 

RODRIGUEZ – «Difficilmente ha fatto 4 partite consecutive con i vari club con cui ha giocato perché in carriera ha subito qualche contraccolpo. Con me ha fatto 9 gare consecutive e perciò ho preferito farlo riposare, è un elemento importantissimo ma non va spremuto». 

STORARI/DONNARUMMA – «Mi alleno per dare l’esempio a Gigio, lui è molto giovane e fortissimo. Sono contento di essere arrivato qui e potermi allenare con lui perché è un ragazzo di grande prospettiva»