Editoriali
Paradosso Suso, il più forte della squadra ma anche il più sacrificabile
In casa Milan, tra le tante situazioni da analizzare da qui al termine della stagione, c’è in particolare quella relativa a Suso
Ci si aspettava tanto ad inizio stagione dai nuovi acquisti, soprattutto in avanti tra André Silva, Kalinic e Calhanoglu ma il migliore in campionato, sotto il profilo realizzativo, è Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, conosciuto ai più come Suso, autore di 5 reti in campionato.
ENIGMA SUSO – L’esterno spagnolo ha un’incidenza importante nel computo della produzione offensiva di tutta la squadra. Uno dei migliori prodotti della gestione Montella è stata proprio la riscoperta del giocatore, ‘bocciato’ da Mihajlovic e girato in prestito a Gasperini al Genoa tre anni fa. L’Aeroplanino ha saputo trarre il massimo da Suso, concentrando sullo spagnolo tutto il peso dell’attacco. Nelle ultime settimane, il gioco offensivo del Milan era abbastanza di facile lettura e traducibile in ‘palla allo spagnolo e speriamo’.
SUSO ED IL NUOVO MODULO – L’ex Liverpool ha sempre dato il massimo delle proprie possibilità da esterno destro, in modo da potersi accentrare e provare la conclusione. L’arrivo di Bonucci, Conti e Rodriguez sembrava portare al passaggio inevitabile dal 4-3-3 al 3-5-2: proprio dal cambio modulo è balenata a Montella l’idea di sperimentare Suso seconda punta o addirittura mezzala. Lo spagnolo è performante nel ruolo naturale e, ovviamente, se posizionato altrove, perde d’efficacia.
A GIUGNO ADDIO? – In caso di mancata qualificazione in Champions League – ad oggi sembra decisamente possibile -, Fassone aveva pronosticato l’addio di uno/due top player. Alla luce della possibile svalutazione dei nuovi arrivati – solo Bonucci, nel caso, sarebbe rivendibile a cifre uguali -, Suso è il più sacrificabile. Sia per la plusvalenza che si metterebbe a segno – arrivato a parametro zero, valutato adesso sui 35/40 milioni e nel mirino già in estate di club spagnoli, Inter e Roma -, sia perché, senza lo spagnolo, il Milan sarebbe libero dal vincolo di dover giocare con il 3-4-3. Certo è che i rossoneri, nel caso in cui si verificasse la cessione, perderebbero il giocatore con più talento in rosa. Per questo l’enigma Suso è destinato a perdurare.