Gattuso prepara la svolta, addio alla difesa a 3: come cambia il Milan

Le parole di Gennaro Gattuso al termine della sconfitta contro il Rijeka aprono nuovi scenari in casa Milan: basta difesa a 3

Dopo il pareggio contro il Benevento, maturato in maniera a dir poco incredibile nei minuti di recupero, è arrivata la prima sconfitta della gestione Gattuso in Europa League contro i croati del Rijeka, in una partita che aveva poco da dire – Milan già qualificato da primo del girone con una giornata d’anticipo – se non quello di (sperare di) assistere ad una reazione dei giocatori.

GATTUSO DECISO – Reazione che non si è manifestata a tal punto che, eccezion fatta per un pallonetto nel primo tempo di Cutrone, non si contano tiri in porta significativi o parate del portiere avversario. Di contro, il Milan ha sofferto tremendamente in fase difensiva a tal punto che lo stesso Gattuso, nel post partita, ha parlato di un possibile nuovo cambio modulo: «Abbiamo visto che con la difesa a tre si fa una fatica pazzesca, meglio a quattro».

COME CAMBIA IL MILAN – Con la difesa a 4 si garantirebbe maggiore copertura difensiva con due terzini di ruolo – Abate/Calabria e Rodriguez/Antonelli – oltre che due centrali come Bonucci/Musacchio/Romagnoli, uno dei quali sarà costretto a stare fuori. A centrocampo è possibile che si torni a 3 con Kessié, Montolivo (o Biglia) e, nel caso, Bonaventura adattato, alla luce della carenza di mezzali in rosa. In avanti, invece, c’è più scelta, sebbene la riproposizione di due attaccanti ieri (Cutrone e André Silva anonimi) non ha dato frutti sperati.

Ecco, dunque, l’ipotesi di formazione in caso di 4-3-3: Donnarumma, Abate, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Montolivo, Bonaventura; Suso, Kalinic (André Silva o Cutrone), Borini.