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Milan, Cda: congelato l’interesse degli arabi causa scarsi introiti Cina
Oggi a Casa Milan si riunisce il consiglio di amministrazione per discutere dell’aumento di capitale, intanto si congela l’interesse del fondo arabo a causa degli scarsi introiti provenienti dalla Cina
La posizione economica del Milan non smette di produrre novità sempre molto interessanti, alle quali i probabili investitori del futuro prestano molta attenzione come nel caso del fondo arabo, del quale si è molto parlato in questi giorni come potenziale soluzione della questione rifinanziamento.
I potenziali investitori sopra citati, spaventati dalle variabili esterne come quelle tributarie, hanno congelato l’interessamento. Sono perplessi anche per gli scarsi introiti che il Milan cinese avrebbe in Cina e per i piani nel teorico cuore del business, ancora molto freddo a 9 mesi dal closing. Lo riporta questa mattina la Repubblica, È così per un gruppo arabo di Dubai, che era avanzato in silenzio verso una cospicua offerta, volta a risolvere il piano del Milan che ora si trova di nuovo alla partenza.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE- Intanto oggi a Casa Milan il Cda, nel quale Fassone presenzierà affrontando ovviamente i temi in questione: l’ultimo aumento di capitale di 16 milioni su 60 e il rifinanziamento del debito di 303 milioni col fondo Usa Elliott (183 della rossoneri Lux di Li e 120 del Milan società), in scadenza a ottobre. L’obbiettivo di Fassone in qualità di garante della solidità economica dei cinesi sarebbe quello di rinviare il tutto. Dunque il rifinanziamento sarà un altro tema caldo, argomento che inizialmente non rientrava nell’ordine del giorno.