Milan, il tempo degli esperimenti è finito: ogni gara diventa decisiva

Gattuso prova Andrè Silva dal primo minuto dopo tanto tempo, il goal non arriva ma aumentano i rimpianti per la scelta comunque coraggiosa

Ha portato la squadra ad avere un gioco, un’identità, una forza tattica e fisica. Malgrado i risultati altalenanti a Gattuso non si può imputare niente, certo rimane il rammarico per i 2 punti persi nei confronti dell’Inter ma se questa squadra oggi lotta per un posto europeo lo si deve solo ed esclusivamente al tecnico rossonero che finalmente fa giocare il Milan, cosa mai vista prima del suo arrivo. Tuttavia ci sono delle considerazioni da fare, necessarie in relazione al tempo che ovviamente stringe, inesorabile. Parliamo della scelta di schierare Andrè Silva dal primo minuto, una decisione coraggiosa vista la situazione del ragazzo che ad oggi in campionato è ancora tristemente a zero goal. A questo punto della stagione bisognerebbe tirare le somme e dare spazio a chi veramente può offrire delle garanzie, a dire il vero sono poche in questo momento, forse solo Cutrone ha quello sprint in più da poter trovare in qualsiasi momento il guizzo vincente per andare in goal. Il tempo degli esperimenti è finito, ora bisogna guardare i numeri per cercare le garanzie necessarie per non perdere più nemmeno un colpo. Chiaro è che il Milan ha dei grossi problemi in attacco, Andrè Silva a parte, oggi bisogna guardare in faccia la realtà e cercare di capire chi dei tre attaccanti centrali a disposizione possa garantire maggiore sicurezza in termini di goal.

IN MEDIA CON LA CLASSIFICA- Il Milan in 23 giornate di campionato ha segnato 30 goal, in media con il resto della graduatoria. La classifica marcatori indica Suso come primo attaccante rossonero con 6 reti. Immobile da solo ha segnato quasi di più di tutto il Milan, il sogno Champions è ancora vivo ma urge trovare una soluzione perchè il resto della squadra funziona. Come detto, Gattuso fa giocare il Milan che ad oggi è una squadra aggressiva, capace di condurre il gioco e di subire il meno possibile, caratteristiche eccezionali se poi la palla però la butti dentro.