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Suso, il papà silura Montella e avvisa Gattuso
Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport il papà di Suso lancia una frecciata a Montella ed un consiglio a Gattuso che Ringhio sembra già aver assimilato
Il gol di Udine ha lasciato di stucco tutti i suoi detrattori, mandando invece in visibilio i tifosi del Milan. Suso si è sbloccato e, contro i friulani, è tornato al gol. E che gol, diremmo. Una bordata dai 35 metri che si è infilata laddove Bizzarri non ci sarebbe mai potuto arrivare. Un gol che, come ammette anche il papà, raramente ha precedenti di tale bellezza: «Jesus da bambino segnava 30-40 volte a stagione a Cadice, la nostra città. Giocava assieme a un ragazzino, Jaime, che sembrava fortissimo: aveva fisico e tecnica. Si è perso con gli anni, oggi è un maestro a scuola. Gol di Udine? Io non ricordo un gol da così lontano. Una volta ha segnato da fuori area in Almeria-Levante, nel 2013, ma era un po’ più vicino. Quello all’Udinese per me è il gol più bello della carriera. Esterno? Per me in quella posizione può arrivare a segnare 15-20 gol. Quando lo vedo al centro, da seconda punta, mi sembra che faccia più assist ma calci meno in porta: in mezzo perde qualche gol».
LEGAME FAMIGLIARE – Chiaro il riferimento a Montella che, ad inizio anno, aveva pensato più volte – con risultati negativi – di accentrare Suso per fargli fare da spalla alla punta centrale qual era/è Kalinic o André Silva. Alla domanda in merito ad una possibile convocazione in Nazionale, il papà è scaramantico e preferisce non parlarne, ammettendo tuttavia che qualcosa di ‘speciale’, Jesus ce l’ha: «Io e Suso parliamo spesso di calcio con sua mamma – dice papà -. La gente non lo immagina, ma lei è appassionata quanto me. Quando Jesus era piccolo, non abbiamo mai pensato che potesse diventare così forte. Anche se in fondo si vedeva, che era un po’ speciale».