Il laziale Romagnoli non esulta, ma è già diventato un cuore rossonero

Dopo aver realizzato il rigore Alessio Romagnoli non ha esultato perché di fede laziale. Ma il difensore è già un idolo dei tifosi milanisti

Il destino vuole che il rigore decisivo capiti a lui: Alessio Romagnoli, da sempre tifoso laziale, può portare i rossoneri in finale di Coppa Italia. Posiziona il pallone sul dischetto, breve rincorsa e match chiuso. Freddo e preciso come durante l’arco dei 120 minuti di gioco, il difensore è stato tra i migliori in campo. Lui e Bonucci hanno sbarrato la strada alla squadra di Simone Inzaghi in tutti i modi: inutile dire che al momento la coppia di centrali è forse la più forte della Serie A.

LAZIALE – Romagnoli ha deciso di non esultare dopo aver realizzato il rigore conclusivo. Una scelta condivisibile, anche perché il giocatore non ha mai nascosto la propria fede biancoceleste. Semmai andrebe elogiata ancor di più la prestazione del numero 13 rossonero che con Gennaro Gattuso si sta affermando come uno dei migliori difensori a livello europeo.

I tifosi milanisti già lo acclamano come una vera e propria bandiera. Sarà per quel numeo sulle spalle, sarà per quella fede calcistica ma Alessio assomiglia sempre di più ad Alessandro Nesta. Che poi diventò un cuore rossonero.