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Gattuso: «I miei giocatori non devono mai accontentarsi. Belotti? Già al Palermo mi ricordava Sheva»
In conferenza stampa alla vigila di Torino-Milan, Gennaro Gattuso parla della partita di domani voltando però lo sguardo anche alla prossima sessione di calciomercato
Intervenuto in conferenza stampa, Gennaro Gattuso, tecnico del Milan ha così parlato alla vigilia del match contro il Torino di domani: «State cavalcando l’onda che si fanno pochi gol, si costruisce tanto e la mole di gioco è tanta. Non sono preoccupato che non segniamo, siamo decimi nella classifica dei gol fatti, ma l’importante è arrivarci, sono felice però per la mentalità. Però bisogna analizzare bene le gare, ci vuole anche un pizzico di fortuna, bisogna continuare a fare quello che stiamo facendo senza abbattersi Giochiamo da squadra, per completarci ora dobbiamo finalizzare».
Sui fischi a Kalinic: «E’ un attaccante che si muove benissimo, si sa muovere e sa giocare bene al calcio. Il gol è fondamentale però viene massacrato ogni volta dal pubblico ed è ingiusto, l’importante è che non lo fischiamo noi. Dopo quel piccolo problema in allenamento ci ha messo ancora più voglia».
Sul Torino: «Hanno giocatori di qualità, squadra rognosa e ben messa in campo. Nel loro dna c’è senso di appartenenza, col Napoli tra l’altro abbiamo speso tanto. Dobbiamo riproporre quello che abbiamo fatto, non dobbiamo fare nessun passo indietro».
Su Locatelli: «E’ un giocatore che mi sta piacendo molto ultimamente per impegno, si allena bello cazzuto, allenarsi con la faccia triste non serve, bisogna preparasi bene e farsi trovare pronto, non è un caso che sia entrato bene domenica. Mi è piaciuto molto».
Su chi può dare di più: «Mi aspetto miglioramenti da tutti, bisogna dare continuità e dare la sensazione di essere squadra, non accontentarsi mai».
Sul mercato: «Arriverà qualche giocatore per migliorare la squadra, ma non 20 giocatori, arriveranno 2-3 giocatori per migliorare la rosa. Non vi aspettate rivoluzioni».
Su Belotti: «L’avevamo preso in comproprietà dall’Albinoleffe, si vedeva che era bravo. Ai tempi dissi che dopo Sheva era uno che mi aveva impressionato. E’ un giocatore che quando sta bene esprime forza fisica. Si vedeva già da Palermo che sarebbe diventato da Nazionale».
Sul Milan di oggi: «Totalmente diverso rispetto a tre mesi fa, oggi proponiamo qualcosa di nuovo con grande personalità. La condizione? In tanti si sono curati ieri, oggi faremo la conta e vedremo chi sta bene o no, l’importante è sapere che se si fa qualcosa di nuovo in poco tempo c’è improvvisazione, io vorrei farlo con un lavoro dietro».