Milan, Figc nega l’aiuto: regolamento o poca fiducia?

Il Milan deve consegnare entro oggi la relazione difensiva all’Uefa, in attesa di una futura sentenza. La Figc intanto respinge il pressing rossonero e nega l’aiuto: semplice applicazione del regolamento o scarsa fiducia nel progetto rossonero?

La ciclone Uefa ha risucchiato il Milan in un vortice infinito, il rifiuto della proposta di settlement agreement è arrivato come un fulmine a ciel sereno e ha stravolto tutti i piani rossoneri. Oggi va consegnata la relazione difensiva all’Uefa, che il 7 giugno terrà l’udienza per discutere i termini della proposta e a metà mese emetterà la sentenza ufficiale. Negli ultimi giorni il Milan ha provato a chiedere con insistenza l’aiuto della Figc, che avrebbe rappresentato per i rossoneri un solido appoggio in ottica di credibilità di fronte agli organi europei. Michele Uva però, direttore generale della Federcalcio, è intervenuto sulla sentenza UEFA in capo al Milan e al rischio della società di non partecipare alla prossima edizione dell’Europa League con queste dichiarazioni: «Non sono preoccupato per il Milan perché comunque il Milan e il suo staff dirigenziale conoscono bene i regolamenti sia italiani ma anche i regolamenti europei. Ricordiamoci che non c’è un allineamento fra due regolamenti: sono due controlli assolutamente diversi quindi li conoscono bene. Il Milan fuori dalle Coppe? È un processo che non tocca la Federazione, è diretto tra club e Uefa, la Figc non può fare nulla perché non conosce le carte».

MANCA LA FIDUCIA NEL MILAN? – Le parole di Uva stroncano quindi ogni speranza del Diavolo di ottenere un appoggio ed è legittimo a questo punto porsi una domanda: Si sta applicando semplicemente il regolamento oppure c’è una scarsa fiducia nel progetto rossonero? La risposta esatta ovviamente non c’è, come non possono esserci troppi dubbi nei confronti di un regolamento, quello che prevede la separazione tra le carte dell’Uefa e la Ficg, che è sicuro e indiscutibile. Probabile è però che tra gli uffici della Federcalcio ci sia del pessimismo nei confronti della gestione societaria rossonera e che si preferisca non prendere le difese di un club sul quale persistano numerose incognite riguardo a proprietà  e situazione finanziaria.