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Cutrone, a breve il rinnovo: il Milan nel suo futuro come spiegato da lui stesso

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Cutrone rinnoverà con il Milan, nonostante le voci di una possibile partenza. Lo stesso giocatore racconta il proprio stato d’animo

La prossima settimana, Patrick Cutrone dovrebbe firmare il rinnovo di contratto fino al 30 giugno 2023, secondo quanto riportato da Tuttosport: inizialmente la firma era prevista questa settimana, ma la partenza del ds Mirabelli alla volta della Russia ha portato allo slittamento di qualche giorno. Alla presentazione del libro “La Giovane Italia“, l’attaccante rossonero ha risposto alle domande di tutti i presenti: «Mi ritengo un ragazzo normale, non penso di essere diverso dagli altri anche perché non ne avrei motivo. Sono un ragazzo un po’ più fortunato degli altri perché posso fare ciò che amo. Ho fatto una marea di sacrifici e non era facile legare impegni di scuola e calcio. Son al Milan da 13 anni e le prime stagioni facevo veramente fatica, finire magari tardi alle medie e liceo e poi mangiare e andare subito agli allenamenti. Tornare magari alle 21 e poi mettersi dietro a studiare fino a tardi. Uno mentalmente può anche mollare, ma la voglia di arrivare prevale su tutto. La voglia non mi è mai mancata, poi mio padre è sempre stato al mio fianco e l’ho sempre ascoltato in tutto. Poi a me non piace perdere e do tutto, sia in campo che in allenamento. Prima di entrare in campo, San Siro o trasferta, sono un po’ teso e ho i miei riti scaramantici. Le partite le ho sempre sentite, anche nelle giovanili. Anche le amichevoli, le sento tutte. Quando scendo in campo però, questa tensione scende e cerco di dare il meglio.Non c’è stato un momento preciso in cui ho capito di potercela fare ed arrivare, ho sempre voluto solo migliorare e lo penso ancora. Anche perché non ho fatto nulla e lo so benissimo».

LA PRIMA SQUADRA- «Io ho avuto la fortuna di fare mezzo anno ad allenarmi sempre in prima squadra, senza essere convocato per le partite. Ed è a Milanello mentre si lavora che scopri il livello e la velocità che sono necessari per farcela, in quei mesi ho capito tanto e ho innalzato il mio livello di lavoro. Molte volte mi arrabbiavo a fine partita con me stesso, soprattutto quando perdiamo. Ma sto iniziando a gestirla questa cosa e sono un po’ così. C’è un lato positivo però in tutto questo, che è quello di voler sempre vincere e continuare ad alzare l’asticella tutti giorni in allenamento. Voglio mettere il mister in difficoltà perché io voglio giocarle tutte, anche le amichevoli che non contano voglio farle io».

DISPOSIZIONI TATTICHE- «Non l’avevo mai fatto, rispetto a Suso che tecnicamente è di un altro livello posso faticare, ma penso di essermela cavata. Quello che mi dice il mister lo faccio, può mettermi anche in porta che lo faccio per il bene del Milan».

NAZIONALE MAGGIORE: «Un motivo di orgoglio esordire con la propria nazionale. Ero felicissimo contro l’Argentina, non sto nemmeno a spiegarvi come stavo».

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