Milan, che succede? Yonghong Li ci ripensa e Commisso non gradisce

Incredibile colpo di scena in Casa Milan, il presidente ora potrebbe versare i 32 milioni di euro bloccando così le trattative di vendita

Colpo di scena in casa Milan, l’ennesimo verrebbe da dire, dalla possibile fumata bianca attesa nella notte al dietrofront incredibile di Yonghong Li, che improvvisamente cambia strada, dopo gli accordi trovati in questi giorni. Nel pomeriggio italiano (mattina a New York) Mr Li aveva deciso di accettare l’offerta di Commisso, magnate rappresentato dalla banca d’affari Goldman Sachs. Commisso aveva convinto l’attuale presidente del Milan lasciandogli il 20% delle quote del club, che avrebbe permesso a Yonghong Li di rientrare in futuro senza escluderlo dagli affari definitivamente. Anche la Uefa sembrava gradire questa soluzione, intenta a temporeggiare sulla decisione finale, malgrado l’intenzione di rimandare tutto al Tas non fosse di certo cambiata. Molto probabilmente di diverso ci sarebbe stata la multa (meno pesante), oltre alla scontata esclusione dalla prossima Europa.

TUTTO CAMBIA- Nella tarda serata italiana (pomeriggio a New York). Yonghong Li avrebbe trovato i 32 milioni di euro da ridare ad Elliott entro il 6 luglio. Una mossa inaspettata. Sembra proprio che il presidente rossonero stia ancora valutando ogni possibile soluzione, tanto da far irritare l’acquirente numero uno ( Commisso). Si perché non vendere subito il club e impedire che il fondo statunitese possa diventare il nuovo proprietario del Milan, rischia di rimandare tutto a ottobre (entro il 13 Yonghong Li deve ridare i 303 milioni di euro più interessi ad Elliott) e magari di scatenare un’asta tra Commisso e la famiglia Ricketts (spinta da Morgan Stanley). Il tutto a poche ore dalla sentenza dell’Uefa, già rimandata più volte. In base a questo scenario, ossia tardare ad agevolare l’ingresso di un nuovo socio o di un nuovo proprietario, diventa deleterio per le possibilità di ribaltare tutto al Tas di Losanna. Cosa che prima dell’arrivo del nuovo socio risultava quasi impossibile.