Milan, Tas: Pessimismo? Ormai conta solo la decisione del 19 Luglio

Settimana importante in Casa Milan, decisiva per il presente e per il futuro, tutto da confermare oppure da ribaltare

Settimana decisiva in casa Milan, non tanto per le sorti societarie quanto per l’immediato futuro, ovvero la tanto sospirata partecipazione alla prossima Europa. Giovedì 19 luglio toccherà al Tas di Losanna esprimersi dopo la prima sentenza Uefa e la relativa esclusione dalle coppe europee, ben nota alle cronache. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la società rossonera avrebbe già presentato al tribunale svizzero la propria memoria difensiva per quello che sarà un vero incontro da dentro o fuori. Il Milan dopo il cambio di proprietà ed il passaggio ad Elliott non partirebbe più sfavorito grazie alla continuità aziendale e l’azzeramento dei debiti da parte del fondo americano. Tra le altre cose di natura certamente più burocratica, il Milan vorrà dimostrare di avere avuto dalla Uefa un trattamento differente e quindi più duro rispetto ad altre società coinvolte nella stessa situazione. Un dettaglio che forse il Tas potrà prendere in considerazione per evitare di creare un precedente importante, a cospetto delle decisioni future. Dal canto suo, l’Uefa, un precedente già lo ha creato con la decisione di rifiutare Voluntary e Settlement, ora soltanto il Tas potrà evitare all’organo europeo “imbarazzi” futuri, in vista di casi analoghi.

DRAMMA RISOLVIBILE- Dal punto di vista rossonero, nel caso in cui il Tas dovesse confermare la decisione, si tratterebbe di un anno di “purgatorio” da accettare concentrandosi sul nuovo campionato e sul mercato in entrata, malgrado le difficoltà realizzative di quest’ultimo. Banalmente parlando, in caso di esito negativo l’unica cosa da fare sarà ricominciare a lottare per un obbiettivo comune, proprio come un anno fa: qualificazione Champions. Quest’anno sarà ancora più dura riuscire a qualificarsi, Juventus, Napoli, Roma ed Inter crescono in maniera esponenziale, se non altro per un mercato che fino ad ora non lascia scampo nemmeno ai sogni. Qualche dubbio sul Napoli, forse la meno quotata delle quattro, Ancelotti a parte.