Milan, il resoconto del cda: niente ansia per le sanzioni Uefa. Milan China un flop

Ieri nel cda di Casa Milan si sono toccati diversi temi fondamentali riguardo le strategie future dei rossoneri, a partire dall’incontro con la Uefa

Ieri si è tenuto l’ultimo Consiglio d’Amministrazione in via Aldo Rossi. All’ordine del giorno era la questione legata al prossimo faccia a faccia con l’Adjudicatory Chamber dell’Uefa, ovvero l’organo indicato dal Tas, che ha reintrodotto i rossoneri in Europa League, per emettere la pena che il Diavolo dovrà scontare per non aver rispettato la break even rule per il triennio 2014-2017. La dirigenza del Milan si aspetta una sanzione di tipo economico con l’obiettivo di ottenere il voluntary agreement, permettendo di conseguenza ad Elliott di sviluppare un piano industriale migliore rispetto ai paletti del settlement. Nel piano di recupero vagliato nel cda di Casa Milan rientra anche la nomina del prossimo amministratore delegato che continua a vedere il nome di Ivan Gazidis come principale indiziato affiancato da quello di Umberto Gandini attuale CEO della Roma.

Tra i temi toccati dal consiglio d’amministrazione di ieri c’è stato anche un focus approfondito sulla creazione da parte della precedente gestione Yonghong Li-Fassone di Milan China, fondazione creata ad hoc per rilanciare il marchio rossonero nel continente asiatico al fine di attirare nuovi e ricchi sponsor che però al momento non sono praticamente arrivati. Il mercato asiatico resterà un punto cruciale, anche se non così centrale come in passato, anche nelle future strategie economiche della società.