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Milan, Gattuso: «Domani valutiamo le condizioni di Higuain. Leonardo ha ragione: serve un cambio di mentalità»
La trasferta di domani contro l’Empoli è già decisiva. Serve una svolta per invertire la rotta. Gattuso è cosciente dei limiti di questo Milan e da domani inizierà la missione per estinguerli
Empoli-Milan sarà il posticipo valido per la sesta giornata di Serie A. I rossoneri sono ancora fermi a 5 punti in classifica e la trasferta di domani sarà già fondamentale per la classifica. E’ attesa una svolta, queste le parole di mister Gattuso in conferenza stampa:
SU BONAVENTURA – «Jack se avesse avuto un cognome brasiliano avrebbe avuto più valore. Ha gioco, tecnica, da mezz’ala ha caratteristiche ben precise, crea spazio. Se sta bene fisicamente ti può dare anche a livello di quantità, sa come si deve posizionare»
SU HIGUAIN – «Aveva il flessore che gli dava fastidio, vecchia cicatrice, domani lo valutiamo
SULL’ATALANTA – «Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, abbiamo spento la luce, è allarmante che in 25 minuti abbiamo subito due tiri in porta. Esprimiamo un buon calcio, il problema è come corriamo, non ci piace fare corse a campo aperto, i nostri difensori arrivano stanchi. Stiamo sempre a rincorrere in campi che non ci piacciono. Dobbiamo giocare anche su caratteristiche che non ci piacciono. Quando non ci sentiamo a nostro agio vengono alla luce le nostre magagne»
SUL MIGLIORAMENTO DA FARE – «Stiamo lasciando tanti punti per strada, dobbiamo continuare a credere nella nostra forza, sono d’accordo con la società che l’obiettivo sia migliorare il sesto posto. Dobbiamo correggere quello che non ci permette continuità. Siamo belli da vedere ma sarebbe meglio essere meno belli ma più concreti»
SUI GOL PRESI – «C’era un periodo con Ancelotti dove abbiamo preso una decina di gol da calcio piazzato. Poi c’è stato un momento in cui vincevamo 1-0, facevamo gol e giocavamo solo in contropiede. Ce lo chiedeva Ancelotti. Quello che manca ora è la convinzione, la sensazione che oggi tante volte ci viene il braccino e subentra una paura pazzesca di non portare il risultato a casa. L’anno scorso quando andavamo in vantaggio vincevamo, quest’anno subiamo gol, le mie squadre hanno subito sempre pochissimi gol, dobbiamo migliorare su questo aspetto. Quando passiamo in vantaggio sembra che non vogliamo più la palla, c’è grande preoccupazione, se aggiungiamo tutte queste problematiche poi vengono fuori tutte queste problematiche»
SUI CALI DI TENSIONE – «Sono stato calciatore, è capitato anche a me prendere batoste incredibili, come La Coruna e Istanbul. Dobbiamo pensare in un modo, quando abbiamo la palla sappiamo cosa dobbiamo fare, non è la fase di possesso ma di conquista palla. Non siamo ordinatissimi nella prima pressione, quando non abbiamo palla dobbiamo cominciare a giocare in maniera diversa»
SULL’ETA’ GIOVANE DELLA ROSA – «Non siamo la sola squadra giovane, dobbiamo migliorare, non dobbiamo cercare gli alibi, in questo momento non si può aspettare, dobbiamo capire cosa fare per non subire gol e creare le occasioni. In questo momento non mi sento tranquillo anche sul 2-0, alla prima occasione può succedere qualcosa»
SUL FATTORE PSICOLOGICO – «Non ho parlato di paura, non è corretto parlare di paura in un gruppo così. Ci prendiamo dei rischi per uscire. Non ho studiato per fare lo psicologo, devo analizzare sugli errori e lavorare. Conosco molto bene alcuni calciatori e devo cercare di non farli deprimere e fargli fare qualcosa in più, dobbiamo andare alla ricerca di questo. Se Hakan sbaglia 2/3 palle pensa che non va bene nulla, devo fargli capire che è importante e non deprimersi perché ha sbagliato due palloni. Bisogna lavorare su questo»
SULLA PARTITA DI DOMANI – «Sarà una partita molto difficile, l’Empoli sa palleggiare, non cerco una gara perfetta ma una vittoria che ci serve come il pane»
SU CUTRONE – «E’ il primo giorno che si allena con la squadra, stamattina ha provato a fare dei cambi di direzione, sono andati bene. Si è allenato con noi e siamo molto contenti, averlo o non averlo cambia»
SULLA SQUADRA – «Oggi non siamo una grande squadra, siamo una squadra che gioca bene ma ha ancora tanti difetti da correggere, abbiamo poco tempo. Quando Leonardo dice che bisogna cambiare la mentalità non ha tutti i torti, forse la mentalità è di giocare meno bene ma di andare a cercare la vittoria anche con ciò che non ci appartiene. Per diventare grande squadra abbiamo bisogno di tutto questo, possiamo diventare una squadra che può dar fastidio a tanti. Abbiamo poco tempo, fare necessità/virtù e dare una lettura veloce, dobbiamo metterci qualcosa in più a livello personale»
SULLA MANCANZA DI UN LEADER – «Non mi manca, in questo momento Romagnoli per l’età che ha è un bel pezzo avanti. La fascia lo ha responsabilizzato tanto, è forte. Biglia è uno taciturno ma quando deve parlare parla. Higuain ha la leadership, Reina sembra che sia qui da tanti anni. Biglia viene ascoltato come Romagnoli. Nei momenti di difficoltà dobbiamo parlare un po’ di più e metterci la pezza. Ogni allenatore che ha buon senso si prende le colpe, posso piacere e non piacere, sono contento di molte cose, su altre cose sono d’accordo anch’io. E’ giusto prendersi le colpe»
SU SUSO – «Mi è sempre piaciuto come interpretazione delle partite, mi soddisfa, Suso non fa gol ma metterei la firma se facesse due assist a partite. Lui ha un po’ di disagio, ma penso che il gol arriverà. Deve continuare così»
SU CALDARA – «Ha un inizio di pubalgia, un problema al pube e non è pubalgia. Sta meglio, oggi ha corso, non ha lesioni ma un’infiammazione».«