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Milan, Galliani: «In prestito per 31 anni»
Adriano Galliani e Silvio Berlusconi sono due nuovi dirigenti del Monza, in Brianza vogliono coltivare il sogno del Milan
In mente un solo sogno, portare il Monza dove per anni è stato portato il Milan, cioè sul tetto d’Europa del mondo. E’ questo quello che ha spinto Adriano Galliani, brianzolo e da sempre grande tifoso della squadra monzese, e Silvio Berlusconi a rigettarsi nel mondo del calcio, un mondo abbandonato ufficialmente nell’ Aprile del 2017, quando l’allora presidente rossonero dovette cedere il club milanista nelle mani di Yonghong Lì.
LA TRATTATIVA – Nel corso dei mesi, il nome di Silvio Berlusconi è sempre stato accostato al club rossonero nell’ambito di una clamorosa ipotesi del ritorno del cavaliere in sella al Diavolo, ipotesi spesso smentite da Fininvest. Nonostante l’addio da questo mondo fosse stato burrascoso, con i tifosi rossoneri in festa per la cessione della loro squadra, l’ex patrone ha deciso nuovamente di rientrare nel pallone e di farlo ancora con Galliani, suo fedele amico che lo ha seguito anche sui banchi di Montecitorio. Negli ultimi mesi si è parlato spesso di un loro possibile approdo al Monza, oggi divenuto realtà grazie al comunicato emesso da Fininvest.
LE DICHIARAZIONI – Nella conferenza stampa di presentazione ha parlato Adraino Galliani, ecco le dichiarazioni dell’ex dirigente milanista:«Questa operazione è stata fatta con grande amore da Silvio Berlusconi. Il Monza non è tradire il Milan. Ritorno a casa dopo 31 anni. Sono sempre stato del Monza, ero in prestito per 31 anni. Perché il Monza? Non avrei potuto essere coinvolto in altre società lombarde, non mi sarei mai occupato del Lecco, del Como, del Varese, perché da ragazzo ho preso botte a Como… Il Monza è la mia squadra»