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Fassone che disastro: ecco quanto effettivamente ha fruttato Milan China
Ecco i dati relativi a Milan China, il fiore all’occhiello della gestione Fassone-Li è stato un vero disastro
Che la proprietà cinese fosse stata un gran pasticcio, come detto da Suso in ritiro con la Spagna, non è un mistero; il recente buco nel bilancio risalente all’anno 2017/18 l’attesta ma non basta a certificarlo totalmente. A sottolineare il fallimento della gestione Yonghong Li e del suo principale rappresentate italiano Marco Fassone è sottolineato dal disastroso risultato di Milan China, fondazione creata ad hoc dall’ex AD e che avrebbe dovuto rappresentare il fiore all’occhiello della sua gestione. Secondo quanto riportato da Calcio e Finanza infatti nel business plan Fassone ha inserito un target di almeno 90 milioni di euro di ricavi provenienti da Milan Cina. Il dato finale iscritto a bilancio è stato invece soltanto di 606mila euro.
Un dato preoccupante e che testimonia il fallimento di un Business Plan in cui, in 5 anni, i ricavi dalla Cina avrebbero dovuto rappresentare oltre il 45% del fatturato con una crescita annua del 21%. A salvare realmente “la baracca” in Casa Milan sono stati invece gli introiti provenienti dal botteghino che hanno superato di 12 milioni gli introiti previsti da Fassone (23 milioni contro 35,3 effettivi) evitando una perdita ancora più ingente per le casse rossonere. Ora con Elliott al comando la situazione è ben più stabile e il fondo americano si è già impegnato ad azzerare i debiti accumulati effettuando un futuro cospicuo aumento di capitale.