Editoriali
Da Donnarumma a Suso: Il Milan tornerà grande grazie a loro
Dopo anni di fallimento il Milan sta lentamente rinascendo. L’identità rossonera, vera mancanza negli ultimi tempi, sta finalmente conoscendo i suoi nuovi e affidabili interpreti
La ciclicità della storia è una certezza inopinabile e in ogni ambito e contesto ogni cosa ha il suo tempo limitato, con una data di scadenza scritta sempre fin dall’inizio.
LA PAUSA – Che il Milan dovesse interrompere l’interminabile ciclo storico di successi era cosa prevedibile, anzi scontata. Nessuno però si aspettava che i rossoneri dovessero patire una pausa dai grandi palcoscenici e dalle vere soddisfazioni così ampio e doloroso. Cosa è mancato al Milan in tutti questi anni? Potremmo dare un’infinità di risposte diverse, dai motivi economici, a quelli gestionali fino alle cause sportive. Tanti, troppi sono gli agenti che hanno scaturito questa interminabile agonia e molti si intrecciano tra di loro.
IL RITORNO – Oggi però i tifosi rossoneri hanno un motivo per credere che questa pausa stia finalmente conoscendo la parola fine. E’ ovviamente prematuro e sconsiderato parlare di guarigione e di un dolce ritorno del vecchio Diavolo, ma i sintomi che la società ad oggi presenta sono tutti positivi. Oltre alla ritrovata solidità societaria e il ritorno in via Aldo Rossi di figure di assoluta competenza, Gattuso a Milanello può infatti contare su uno zoccolo duro di assoluta garanzia. E’ proprio questo il punto forte del Milan che sta nascendo e probabilmente ancora non ne abbiamo pienamente conoscenza, né noi né gli stessi giocatori.
I PROTAGONISTI DELLA RINASCITA – Se diamo uno sguardo attento alla rosa rossonera possiamo leggere con sollievo alcuni nomi di grandissima affidabilità e di incoraggiante prospettiva: partiamo dal fonda, dal più discusso e dal più criticato: Donnarumma. A molti, troppi è risultato facile bersagliare senza pietà Gigio attribuendogli ogni tipo di colpa. Pochi però ricordano che cosa rappresenta il numero 99 per il Milan e viceversa: una storia d’amore partita dal debutto in Serie A nel 2016, caratterizzata da prestazioni incredibili e anche qualche scivolone. Ribadire l’imprescindibilità di Donnarumma come giocatore e come simbolo è inutile, ma sopratutto da lui i rossoneri stanno rinascendo e torneranno all’apice. Facciamo un passo in avanti e troviamo Romagnoli. L’attuale capitano rossonero, che al Milan è arrivato nel 2015 e si è fatto le ossa partecipando alle disfatte dei tempi passati, è un’altra immagine iconica di questo nuovo Diavolo. Con quest’anno il difensore laziale, che ci ricorda il buon vecchio Nesta, ha conquistato tutti i tifosi e anche a partire da lui i rossoneri costruiranno la loro nuova identità. Passiamo oltre e arriviamo a Bonaventura. Quante cose potremmo dire su Jack. Fin dall’inizio, dal pianto al momento della firma sul contratto, avevamo tutti intuito l’incancellabile legame viscerale che avrebbe legato di lì a poco con tutto il mondo Milan. Anche l’ex Atalanta, a Milanello dal 2014, che con i rossoneri ha vissuto i peggiori bui, è protagonista della rinascita globale. Concludiamo la nostra spina dorsale con Suso. Lo spagnolo è sbarcato a Milano ormai 4 anni fa e la fatica che ha dovuto sopportare, tra maturamento personale e difficoltà della squadra, lo rende ora uno dei punti di riferimento più sicuri per i tifosi: la classe, il talento e soprattutto la fede del numero 8 sono ormai una certezza.
Se qualche anno fa pronunciavano il nome del Milan era immediato l’accostamento ai più grandi campioni e ai più fedeli interpreti di questo club. Non è il caso di fare affrettati paragoni, ma la sensazione è che grazie a queste nuove garanzie stia resuscitando l’identità di uno dei club più gloriosi della storia del calcio.