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Un mese di stop per Romagnoli: salterà le prossime 5 partite
Arrivato da pochi minuti il comunicato ufficiale: sarà di quasi un mese di stop l’infortunio accorso ad Alessio Romagnoli
Brutte notizie dalla risonanza effettuata oggi da Alessio Romagnoli, il centrale rossonero secondo quanto affermato dal comunicato diramato dal Milan starà fuori circa un mese a causa della lesione muscolare al polpaccio sinistro che l’ha visto abbandonare il ritiro della Nazionale di Roberto Mancini. Il capitano del Milan salterà dunque le prossime 4-5 gare dei rossoneri a partire da quella di domenica 25 contro la Lazio all’Olimpico. Oltre allo scontro diretto per il quarto posto Romagnoli non prenderà parte neanche alle altre tre due sfide di Serie A contro Parma e Torino così come alle due di Europa League contro Dudealnge e sarà molto difficile vederlo arruolabile anche per la trasferta di Atene contro l’Olympiacos. Una vera e propria catastrofe per Gattuso che nel frattempo ha perso anche Caldara e Musacchio rispettivamente per i prossimi 4 e 2 mesi.
Al momento l’unica alternativa per affiancare Zapata, solo centrale arruolabile, è Stefan Simic ma il tecnico calabrese potrebbe anche optare a provare nuovamente Ricardo Rodriguez nel ruolo di centrale come fatto con discreti risultati nella difesa a tre testata contro in diverse partite. L’emergenza difesa obbliga ora Leonardo e Maldini a dover correre al più presto ai ripari nel calciomercato invernale: il nome più caldo è quello di Medhi Benatia in uscita dalla Juventus a cui il club rossonero ha già fatto avanzato la prima offerta. Ecco il comunicato diramato dalla società rossonera riguardo le condizioni del proprio capitano: «Alessio Romagnoli ha sostenuto questa mattina gli esami clinici effettuati dallo staff medico del Club, che hanno evidenziato una lesione della giunzione miotendinea del gemello mediale del polpaccio sinistro, subita ieri, venerdì 15 novembre, durante l’allenamento con la Nazionale. Il difensore rossonero sosterrà un nuovo controllo clinico-strumentale tra 10 giorni”. Il rischio pare quello di perderlo tra le 3 e le 4 settimane».