Milan Dudelange: Higuain parla nella conferenza stampa della vigilia
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Higuain: «Mai detto di voler partire, la classifica non premia il lavoro sul campo»

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Higuain alla vigilia di Milan-Dudelange conferma di non aver mai detto di voler lasciare i rossoneri e ha solo elogi per il tecnico Gattuso

Gonzalo Higuain torna in campo dopo aver saltato la sfida con la Lazio. L’attaccante argentino, che non ci sarà nemmeno contro il Parma a San Siro, ha partecipato insieme al tecnico Gennaro Gattuso alla conferenza stampa della vigilia di Milan-Dudelange:

Quanta hai voglia tornare a giocare? «E’ stato molto soddisfacente vedere come la squadra ha lavorato a Roma. Domani abbiamo una partita importante e spero di aver imparato dall’errore fatto con la Juventus. Speriamo che dopo la sosta di Natale di ritornare a fare quello che so fare, facendo gol e seguendo le indicazioni del mister».

Che rapporto hai con Gattuso? «Lo rispetto e possiamo dirci quello che pensiamo. Nel carattere siamo molto simili. Forse lui mi capisce di più visto come approcciava le partite da giocatore. Siamo in un momento delicato del campionato. Abbiamo un mese importante prima della sosta. Dobbiamo prima passare il turno in Europa League e poi raggiungere la zona Champions. Staccare un po’ la testa farà bene per poi tornare concentrati».

Che voto ti dai in questi 4 mesi in rossonero? «Questo è il lavoro dei giornalisti. Ci provo sempre ad aiutare la squadra anche se siamo i primi a sapere quando facciamo bene e male. Posso dare di più quello è certo. La squadra sta facendo bene anche quando non c’ero e non ha mai perso. A volte i risultati non premiano il nostro gioco».

Gattuso ha detto che non hai mai chiesto di partire, vuoi fare chiarezza sul tuo futuro? «Più chiaro di così, ha detto tutto il mister. La mia testa al Milan e non mi sento la stella. Sono qui per aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi. La base dell’anno scorso mi ha spinto a venire qui».

Il Milan può arrivare in fondo in Europa League? «Il Milan per la sua storia credo che il suo obiettivo sia sempre quello di arrivare in fondo in tutte le competizioni. Abbiamo le possibilità di lottare ma dipende da noi. Abbiamo le carte giuste ma il calcio è anche fortuna».

Chi ti ha impressionato di più come giocatore? «Mi ha impressionato la voglia che mette il Milan in ogni allenamento. Io provo a stare bene con tutti».

Come cambierebbe il Milan con Ibrahimovic? «(«Ha già fatto la formazione», commenta ridendo Gattuso) Al mercato manca tanto, dobbiamo pensare a domani. Questo compete alla società. Ibra è un grande giocatore e come ha detto il mister Patrick (Cutrone) e ogni volta che dice che è un onore giocare con me mi spinge a fare meglio.

Un tuo commento da argentino sul Superclasico? «Non mi fa piacere parlare di questa cosa».

Ti aspettativi un Milan più competitivo e fortunato? «Competitivo no ma fortunato sì. Abbiamo perso punti negli ultimi minuti e dobbiamo essere più compatti a difendere. Abbia fatto testa a testa con tutte le squadra. La posizione in classifica non dice quello che abbiamo fatto in campo».

Cosa manca al Milan per passare ad un livello successivo? «Credo che dobbiamo migliorare quando facciamo gol e non farci abbattere dalle difficoltà quando le cose non vanno bene. Dobbiamo essere concentrati per 90 minuti».

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