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Il Boa richiede un nuovo modulo
Il biglietto da visita con cui Kevin Prince Boateng si è ripresentato ai suoi vecchi fan rossoneri all’Olimpico impone una riflessione tecnica sul vestito tattico che sulla carta esalti al meglio le qualità dell’ex Schalke. Mihajlovic deve infatti cercare di rapportarlo ad un modulo che non comporti il gravoso onere di copertura per lui, da sempre non particolarmente avvezzo alla fase di disimpegno. E il 4-4-2 modulo “ufficiale” delle ultime partite del Milan richiede proprio questo genere di propensione. Perchè allora non provare a cambiare? Magari senza stravolgere? Un 4-2-3-1 non deformerebbe poi la fisionomia tattica del Diavolo, offrendo per altro maggior risalto ad una tre quarti che con il completo ristabilimento di Menez potrebbe far conto su 6 mezzepunte (oltre a Boateng e al francese, vanno ricordati anche Bonaventura, Honda, Niang e l’indisponibile Balotelli). In tal caso il ghanese potrebbe ricoprire una qualsiasi delle tre posizioni dietro al terminale avanzato, Bacca o Luiz Adriano, con maggiore “libertà offensiva”. Mihajlovic ci avrà già pensato?