Editoriali
Banti non è il solo: quanti “favori” arbitrali alla Juve
Prestazione scandalosa di Luca Banti che entra nell’Albo d’oro della vergogna
Forse ci dovremmo rassegnare, del resto è sempre stato così. Quando si gioca contro la Juventus si parte da una situazione di svantaggio decretato dagli dei celesti. Può capitare che Benatia non venga espulso e venga cacciato ingiustamente Higuain, può capitare che un pallone entrato di un metro in porta non venga considerato gol.
O che Crespo scaraventato per terra in area piccola venga considerata una normale azione di gioco. Forse si saranno già abituati i tifosi del Napoli che hanno dovuto inghiottire amaramente il fallo di mano di Chiellini, la testata di Bonucci e la fantomatica espulsione di Mario Rui (ammonizioni valide solo per i partenopei). Potremmo andare avanti per giorni ricordando lo scempio di Orsato in Inter-Juventus lo scorso aprile che ha letteralmente regalato la vittoria ai bianconeri.
In questo album dell’infamia ora anche Luca Banti avrà il suo spazio. Nel suo verbale il direttore di gara potrà scrivere quello che vuole e potrà anche far squalificare Gennaro Gattuso (“fare minaccioso in prossimità del Direttore di gara…”), potrà far squalificare pure Kessie, Romagnoli, Calabria e persino il medico rossonero Mario Bozzi che “con fare arrogante e dispregiativo, rivolgendosi a un proprio calciatore, proferiva, percepito dal Direttore di gara, parole gravemente offensive e insinuanti”.
Ma, al di là dei referti, ognuno di noi ha la capacità di giudicare ciò che tutti hanno visto: un arbitraggio vergognoso, parziale e indegno di una competizione di questo livello. Banti non può nascondersi davanti all’evidenza. Tutti hanno visto il fallo di Matuidi, il non fuorigioco di Cutrone, il rigore di Emre Can su Conti.
Oppure potremmo ricordare la Supercoppa Italiana del 2012 quando il Napoli osò giocare un match regolare e subì le espulsioni di Pandev, Zuniga e Mazarri. La storia è la stessa, l’arbitro era Mazzoleni e alla fine vinse la Juventus.