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Roma-Milan, preparate le sciarpe e godetevi lo spettacolo
Roma-Milan al gelo di un Olimpico semi-vuoto per via delle condizioni atmosferiche ed interne allo spogliatoio giallorosso
Roma-Milan, l’Olimpico non sarà certamente esaurito per la sfida Champions del terzo turno di ritorno, forse saranno addirittura in maggioranza i tifosi del Milan rispetto a quelli della Roma. Farà molto freddo nella capitale, un po’ per le temperature atmosferiche ed un po’ per quanto accaduto negli ultimi tempi, chiaro riferimento alla disfatta di Firenze ma anche alla Debacle di Bergamo. Ultimo treno per Di Francesco che forse neanche con una vittoria riuscirà a riconquistare pubblico e dirigenza, quest’ultima attenta più che alla gara ai possibili successori. Gattuso da questo punto di vista starà un po’ più al caldo anche se la classifica non permette distrazioni. Un punto soltanto sopra la Roma, con le altre che spingono come Lazio, Atalanta e Fiorentina.
NERVI TESI- Dunque attesi all’Olimpico poco meno di quarantamila spettatori, i rossoneri dovrebbero essere circa duemila, un’allerta alta perché i rapporti tra le due tifoserie sono storicamente molto tesi. Per quanto riguarda i prezzi dei biglietti, non va meglio, sono molto alti e il momento della squadra di Di Francesco come detto non è positivo, per essere eufemistici. Fattori che non hanno favorito la corsa al botteghino, e difficilmente si registreranno impennate nelle ultime ore, come riportato da Gazzetta dello Sport. La sensazione è che squadra e società non saranno risparmiate dalla contestazione dei tifosi prima della partita, poi durante i novanta minuti, come sempre succede in questi casi, ci saranno solo cori di incitamento. La Sud e il resto dello stadio ricorderanno Antonio De Falchi, il tifoso morto a Milano nel 1989.
REAZIONE D’ORGOGLIO- Roma in crisi, è vero ma da queste partite solitamente ne esce una reazione d’orgoglio importante, è ciò che si aspetta il tecnico giallorosso, il quale con grande carattere non ha mai esitato a dire ciò che pensa veramente prima e dopo le gare, a prescindere da vittoria o sconfitta.