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Laxalt, tanti auguri dal Milan: ora deve giocare di più!

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Laxalt festeggia oggi un giorno particolare, gli auguri da parte di tutto il Milan, il quale comincia davvero a credere in lui

Laxalt compie oggi 26 anni, l’esterno rossonero acquistato l’estate scorsa dal Genoa è nato a Montevideo (Uruguay) il 7 Febbraio del 1993. In rossonero come detto dalla scorsa estate, non tantissime le presenze fino ad ora e quasi mai da titolare. Una situazione precaria che a Gennaio aveva portato la società ad ipotizzare una cessione, poi non realizzata per motivi strettamente tattici. Una mossa intelligente che ora potrebbe tornare utile, date le difficoltà oggettive riscontrate con Calhanoglu che contro il Cagliari, sabato sera a San Siro, potrebbe arretrare come mezz’ala al posto di Paquetà, con il brasiliano avanzato nel tridente d’attacco. Nel caso in cui Gattuso decidesse di far riposare il turco, ecco pronto Laxalt che a Roma è andato addirittura vicino al goal, appena entrato in campo. L’esterno sta crescendo e per completare il processo di maturazione dovrebbe giocare di più, l’occasione potrebbe presentarsi sabato ma attenzione anche a Castillejo, il quale però a differenza dell’uruguaiano potrebbe anche occupare la corsia di destra al posto di Suso, in base alle proprie caratteristiche tecniche.

SUSO E CALHANOGLU- Suso e Cahlanoglu, scarichi spenti ed incolore. Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, questa è la valutazione dei due esterni di Gattuso al termine della gara di Roma. I due giocatori, fondamentali nell’economia del gioco rossonero non stanno attraversando un periodo di massimo splendore, ognuno con le rispettive motivazioni. Coperta corta, è proprio il caso di dirlo. Vediamo perchè. In un periodo in cui si iniziano a raccogliere i primi frutti del lavoro di Gattuso, ovvero la stabilità difensiva ed il netto miglioramento di giocatori come Bakayoko e Donnarumma, i due fantasisti rossoneri sono letteralmente spariti dal gioco. Suso appare spesso svogliato, ripetitivo e di conseguenza prevedibile nella solita giocata a rientrare con il sinistro (ormai gli avversari adottano le contromisure) mentre l’esterno opposto allo spagnolo se la cava anche peggio, incapace di prendere in mano il pallino del gioco e di proporsi in avanti con convinzione. Contro la Roma sono mancati soprattutto loro due al Milan, e forse sono mancati a Piatek per la maggior parte del tempo, lasciato quasi sempre isolato in avanti e con pochi palloni giocabili.

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