Editoriali
Cutrone non deluderci: non si può diventare “un caso” con questi numeri
Scoppia (in piccolo) il “caso Cutrone” al Milan dopo le parole del suo procuratore. Patrick ti prego non ci deludere: i numeri non ti danno ragione
Oggi vi abbiamo riportato le parole del procuratore di Patrick Cutrone, Donato Orgnoni, ai microfoni di Radio Marte: l’agente del giovane calciatore ha lasciato una porta aperta riguardo al futuro del proprio assistito rispondendo con un secco «Vedremo» alla domanda su una sua permanenza al Milan. Uno pseudo-caso che, era già salito alla ribalta per la presenza di padre e procuratore di Cutrone al Wanda Metropolitano per assistere ad Atletico-Juve, e che potrebbe risuonare nuovamente l’estate prossima. Il centravanti rossonero è infatti finito nel taccuino proprio dei dirigenti colchoneros che però ancora non hanno presentato offerta ufficiale negli uffici di Casa Milan. Il presunto “malumore” di Cutrone sarebbe riferibile al suo mancato utilizzo dal primo minuto (ma come si può togliere Piatek in questo momento?) nonostante in stagione Patrick abbia giocato già oltre 30 gare realizzando 9 gol e 2 assist e subentrando sempre ad oltre 20 minuti dalla fine nelle ultime partite nonostante l’exploit del proprio “rivale” di reparto.
Patrick Cutrone ha solo 21 anni ed è, come considerato anche dai dirigenti rossoneri e dall’allenatore Gattuso, un patrimonio tecnico di primissimo livello per il Milan ma per lui, come per il suo procuratore, occorre aver pazienza. In una stagione dai numeri buoni, ma non paragonabili a quelli stratosferici di Piatek, Cutrone continua ad avere le proprie chance nonostante il Milan al momento abbia praticamente solo il campionato, escludendo le due (tre potenziali) gare in Coppa Italia, come obiettivo rimasto in stagione. Oggi Patrick deve continuare a lavorare insieme al resto del gruppo con la stessa testa bassa e “dente avvelenato” che ha caratterizzato tutti i suoi primi anni da professionista per il bene del Milan e di se stesso. Se Cutrone ha infatti voglia di ambire a palcoscenici importanti può tranquillamente farlo nel Milan, squadra che più di tutte ha dimostrato di potergli dare la fiducia che merita, puntando all’ingresso nell’Europa che conta e a meritarsi la maglia da titolare vincendo a “suon di gol” la propria pseudo-battaglia con Piatek. Per un ragazzo di 21 anni, idolo indiscusso della tifoseria del Milan, godere di tale considerazione è cosa rara. Speriamo che il futuro non riservi sorprese negative in tal senso.