Editoriali
Milan, basta nostalgia: Gattuso e San Siro possono avere storie parallele
Il Milan per tornare al top potrebbe dover smettere di lasciarsi prendere dalla nostalgia e salutare Gattuso così come San Siro
L’era Berlusconi e parte della gestione di Yonghong Li è stata caratterizzata dal mantra “il Milan ai milanisti”. Questa scelta come hanno dimostrato le esperienze di Inzaghi, Brocchi e Seedorf non ha pagato negli ultimi anni ma oggi con Gattuso in panchina il Diavolo è finalmente tornato a lottare per il quarto posto che vale la Champions League, competizione a cui il club di via Aldo Rossi non partecipa da ben 6 anni. La qualificazione alla Coppa dalle grandi orecchie è a portata di mano ma le due sconfitte consecutive contro Sampdoria e Inter hanno fatto traballare la panchina del tecnico di Corigliano Calabro. Gattuso, sebbene abbia in parte ritratto, ha lasciato intendere che il suo futuro in rossonero non è sicuro e lo ha stesso ha fatto il direttore generale Leonardo con le sue dichiarazioni post sconfitta con i blucerchiati. La sensazione è che anche in caso di Champions League le strade del tecnico e del Milan dovrebbero separarsi in estate e potrebbe non essere necessariamente un male.
Sulla società rossonera e i suoi tifosi sembra aleggiare un’aura di nostalgia verso il passato glorioso della squadra e i protagonisti che hanno contribuito a creare l’incredibile storia di questo club. Forse è arrivato il momento di chiudere definitivamente con il passato. Il fondo Elliott che oggi detiene la proprietà del Milan ha l’ambizione di riportare il Diavolo tra i top team europei e per realizzare questo progetto sta valutando seriamente di costruire un nuovo stadio che dovrebbe sorgere sulle ceneri di San Siro. Se il Milan dovrà suo malgrado cancellare un simbolo di Milano e del calcio mondiale come il Meazza per guardare il futuro e tornare al posto che gli compete in ambito internazionale lo stesso sacrificio potrebbe essere valido anche per quanto riguarda Gattuso. Sono pochissimi i tifosi rossoneri a cui non piangerebbe il cuore vedendo l’ex centrocampista lasciare Milanello a fine stagione ma potrebbe rivelarsi un male necessario anche se si raggiungesse il quarto posto. Se così sarà, ringrazieremo sempre Gattuso per averci riportato in Champions League dopo 6 anni di astinenza con la speranza che un altro allenatore, possibilmente con maggiore esperienza ad alti livelli soprattutto in Europa, possa scrivere un altro importante capitolo di questo glorioso club.