Editoriali
Gattuso, gli errori di un allenatore improvvisato
Gennaro Gattuso ha molte colpe sulla sconfitta di ieri contro la Lazio e sulla mancanza di gioco del Milan
La sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio ha messo in luce – qualora ce ne fosse ancora bisogno – i limiti di Gennaro Gattuso. Premesso che i giocatori hanno fornito una prestazione pessima per la quale non ci può essere nessun alibi, analizziamo gli errori commessi da Ringhio.
Innanzitutto il modulo iniziale: provare la difesa a 3 (con il rientro dopo tantissimo tempo di Caldara dal primo minuto) in una semifinale delicata non è certo una scelta da allenatore esperto. I tre centrali hanno fatto fatica a dialogare con gli esterni e hanno sbagliato tantissimi movimenti sopratutto quando le squadre erano allungate.
Come era prevedibile, per gran parte del match la difesa era a 5 con Kessie e Bakayoko a fare da schermo. Un approccio da provinciale da bassa classifica più che da Milan che in casa davanti a 60mila persone si gioca l’accesso ad una finale. Piatek è rimasto ancora più solo del solito (e ce ne voleva), in preda alla marcatura stretta di Acerbi. Errori già commessi all’andata quando al polacco non era arrivato un pallone giocabile e il Milan aveva sofferto per novanta minuti.
Poi ci sono le solite scelte sbagliate. Il deludente Suso è stato confermato ancora una volta non si sa per quale motivo. Fuori ancora Paquetà (e nemmeno inserito a partita in corso) che poteva essere l’unico in grado di saltare l’uomo e di dare una scossa alla squadra. Difficile anche comprendere perché Gattuso abbia preferito schierare Calabria e non Conti (entrambi deludenti) con la difesa a 3. In altri termini, il livello mediocre di alcuni giocatori non può essere un alibi per una serie di prestazioni sconcertanti contro Sassuolo, Udinese, Sampdoria, Parma e Lazio, solo per citare le più recenti.
Nel primo tempo il Milan ha giocato con un baricentro bassissimo. Con la Lazio in fase di possesso nella propria metà campo, i rossoneri rimanevano addirittura dietro la linea di centrocampo.
L’aggravante, poi, è la totale mancanza di gioco. Poche occasioni da gol create contro una squadra in crisi che veniva da una sconfitta in casa contro il Chievo retrocesso. Nelle due semifinali di Coppa Italia della scorsa stagione il Milan aveva ottenuto due 0 a 0 (con le barricate) ed era passato fortunosamente ai rigori. Ci ha riprovato anche quest’anno…ma non è andata secondo i piani di Gattuso.