Editoriali
Milan, squadra da rifondare nella testa, nelle gambe e nei giocatori
Milan allo sbando, occorre rifondare al più presto possibile, resta l’incognita Champions, in caso di fallimento il tutto verrebbe meno
Milan al tappeto, come un pugile suonato che non riesce più a capire se sia la condizione fisica a minare l’intero lavoro di una stagione oppure quella psicologica, bloccata probabilmente dalla fatica nel trovare un assetto di gioco convincente. Ieri sera abbiamo assistito alla peggior gara del Milan di questa stagione, una squadra senza idee, senza forze e senza modulo, si perchè ad un passo dalla finale di Roma, Gattuso pensa bene di cambiare tutto, di giocare dunque con un assetto tattico del tutto improvvisato e con Caldara titolare dopo 9 mesi di assenza (un rischio tutto sommato ben ripagato). O la va o la spacca verrebbe da dire, cinquanta e cinquanta, rosso o nero…ironia della sorte. La sorte in questo caso conta poco, la Lazio vince una gara a tratti dominata soprattutto nel secondo tempo, quando del Milan rimanevano soltanto tracce di Reina, il migliore in campo.
CAMPIONATO FINITO A VERONA: Era il 9 Marzo, il Milan giocava a Verona contro un Chievo praticamente già retrocesso, 2-1 quella sera, con una fatica immane, primo campanello d’allarme per una squadra che fino a quel momento dominava il campionato dal punto di vista difensivo. Gattuso aveva trovato il modo di coprirsi adeguatamente, proteggendo la difesa con Bakayoko a porre un filtro maggiore rispetto a Biglia che quella sera tornava in campo dopo il lungo infortunio, segnando anche su calcio di punizione. Un sospiro di sollievo al triplice fischio e testa al Derby in programma la settimana dopo.
DALL’INTER IN POI- Alla stracittadina l’Inter arriva sfavorita, Milan avanti nei pronostici ma pronti via, il goal di Vecino taglia le gambe ad una squadra che da quel momento non giocherà mai più. Sampdoria, Udinese, Juventus, Lazio (2 volte) e Parma. Un disastro intervallato solo dall’1-0 su rigore contro i biancocelesti.
ANCORA 5 GARE- Mancano ancora 5 gare alla fine del campionato, per fortuna o purtroppo? Purtroppo verrebbe da dire perchè ad oggi non si riesce a capire come la squadra possa reagire nell’immediato ad un disastro del genere che al di là del risultato manca di gioco, idee, gambe, personalità, tecnica, coraggio, dignità ed orgoglio. Il Toro tutto questo ce l’ha, staremo a vedere.