Mihajlovic, tre punti a San Siro per la salvezza: Milan, non farti trattare così!

Mihajlovic sulle ali dell’entusiasmo, la vittoria con l’Empoli proietta la squadra verso la salvezza aritmetica, ora il Milan a San Siro

Mihajlovic, piovono complimenti da tutta Italia nei suoi confronti e soprattutto in quelli di chi ha avuto l’intuizione di fare questa scelta, mandando via Inzaghi, autore di un girone d’andata disastroso. Il Bologna oggi è praticamente salvo, a più otto sull’Empoli e con lo scontro diretto favorevole ma mancano ancora 4 partite e la strada è ancora lunga. Mihajlovic, dopo la partita si è lasciato andare all’entusiasmo, come è giusto che sia, facendo due conti sull’aritmetica relativa al calendario della propria squadra. Lunedì 6 Maggio c’è il Milan a San Siro, poi il Parma in casa, Lazio fuori e Napoli in casa. Dove fare i punti salvezza? Indovinate un po’.

LE PAROLE DEL MISTER- «E chi l’avrebbe detto, due mesi fa: era inimmaginabile. Abbiamo ripreso alcune squadre e altre possiamo raggiungerle e superarle. Dobbiamo continuare così. Non siamo ancora aritmeticamente salvi, dobbiamo vincere a San Siro col Milan. Prima la salvezza aritmetica, poi affronteremo ogni discorso. Prima parlo con la mia società».

SORIANO- «Abbiamo fatto un passo importante per la salvezza, ma non ci siamo ancora arrivati. Contro il Milan giocheremo con la testa libera, per provare a fare punti. Mancano ancora quattro partite e il mister non ci permetterà di mollare. Il gol mio e di Sansone? Io e Nicola pensiamo prima al gruppo e ad arrivare il prima possibile alla salvezza. Siamo contenti di aver segnato. Futuro? Vorrei restare qui».

MILAN FUORI L’ORGOGLIO- Qualche anno fa nessuno si sarebbe permesso nemmeno di pensare di poter venire a San Siro a fare punti salvezza con tutta questa facilità. La gara con il Milan rappresentava un’ostacolo quasi insormontabile, oggi invece rappresenta un’occasione, nonostante Gattuso e compagni si giochino l’Europa che conta. Non c’è più nessuna paura, nessun timore, sarebbe ora di tirare fuori l’orgoglio e di ricominciare a far paura come una volta, a recuperare quella credibilità persa negli anni e che ora si è trasformata in opportunità di punti salvezza, con una squadra snobbata sia in campionato dalle “piccole” che in Europa dalla Uefa.