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L’Uefa sarebbe innervosito dal mercato invernale del Milan
Il Milan rinuncia al ricorso al TAS per trovare un accordo col Uefa sul Fair Play Finanziario. Nyon non ha gradito le spese invernali rossonere
Il Milan vincendo con il Frosinone, unito al pareggio tra Juventus e Atalanta (risultato mai così scontato) e la sconfitta dell’Inter a Napoli,resta ancora aggrappato al sogno Champions League. I rossoneri devono necessariamente fare il loro dover con la SPAL ma a seconda del risultato degli avversari (ecco le combinazioni favorevoli) possono ancora conquistare il quarto posto. In attesa di sapere come chiuderà la stagione, il club di via Aldo Rossi ha rinunciato al ricorso al TAS di Losanna sulla sentenza per il Fair Play Finanziario per premunirsi nel caso arrivasse la qualificazione alla prima coppa europea. L’obiettivo è quello di raggiungere un accordo con Nyon nella speranza che la sanzione non sia troppo gravosa.
Un accomodamento è comunque molto complicato in quanto secondo quanto riporta La Repubblica l’Uefa non avrebbe gradito i 70 milioni di euro spesi dal Milan a gennaio per l’acquisto di Piatek e Paquetà. Bisogna comunque sottolineare che i rossoneri non hanno nessun vincolo di spesa e possono investire quanto vogliono sul mercato. L’unica richiesta è quella di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2022.