Inzaghi, vertice con Lotito: anche il Milan attende

Inzaghi, tra pochi giorni il vertice con Lotito il quale aprirà scenari molto interessanti sul futuro del tecnico. Anche il Milan attende

Inzaghi non parla, almeno per il momento. Questa la linea scelta dal tecnico biancoceleste, come riportato dal Messaggero. In ballo c’è un po’ di tutto, dal tentativo di proteggersi in relazione al futuro, fino ad una probabile rivalsa per le critiche subite extra Coppa Italia. Per il momento Inzaghi tace, la Lazio ovviamente asseconda questa presa di posizione mentre l’ansia del popolo biancoceleste cresce, come quella di Lotito, il quale  vorrebbe avere le idee chiare prima di domenica, con la squadra impegnata sul campo del Torino, al quale ha già portato via un posto in Europa League ma che potrebbe riconquistare nel caso in cui il Milan mancasse la Champions e decidesse di rinunciare definitivamente all’Europa, come sanzione alla violazione del Fair play finanziario (LEGGI QUI).

MILAN SU SARRI MA INZAGHI… – Il Milan attende nuove da Formello, così come tutti quelli che attendono di sapere che ne sarà del fratello di Filippo. Al Milan è in atto una rivoluzione con Leonardo che potrebbe andare via e Gattuso al seguito, come detto da tempo. Inzaghi intanto aspetta, non per forza la Juventus, insomma non è facile prendere una decisione che sicuramente scontenterà qualcuno. Il vertice con Lotito è ormai prossimo, come riportato da Tuttosport, venerdì le parti si incontreranno, l’ipotesi che Simone possa dimettersi non è poi così da escludere: Lotito è contrario, pensa ci siano le basi per continuare ancora.

L’IDEA BIANCOCELESTE- La Lazio ha l’offerta pronta: triennale a quasi 2,5 milioni l’anno. Garanzie di mercato, staff medico, questi i nodi da sciogliere e gli spunti di riflessione per il tecnico. Milan e Juventus possono offrirgli sicuramente di più ma in questo momento i bianconeri hanno stretta necessità di chiudere dato il saluto anticipato ad Allegri, il quale a differenza di Gattuso ha già liberato ufficialmente la panchina. La Lazio ad Inzaghi garantirebbe in più libertà di movimenti, mentre alla Juve avrebbe praticamente l’obbligo e quindi la pressione di portare a casa la Champions League.