Editoriali
Gazidis, il Milan perde tempo e regala vantaggio agli avversari
Elliott e Gazidis non hanno programmato nulla e stanno improvvisando. Intanto gli avversari si portano avanti
La tanto declamata capacità organizzativa di Elliott e Gazidis non si è ancora rivelata in Casa Milan. Gennaro Gattuso si è dimesso 15 giorni fa, ma ancora non è stato presentato un allenatore per sostituirlo. Evidentemente la società non si è mossa in anticipo e quindi si è ritrovata ad incassare delle risposte negative in sequenza, l’ultima ad opera di Simone Inzaghi.
Mentre l’Inter presenta Antonio Conte (il quale oggi ha strappato il preparatore atletico Pintus al Real Madrid) il Milan rimane a guardare. La Lazio, intanto, ha confermato sia Inzaghi che Tare (altro due di picche ai rossoneri) e si prepara a continuare un progetto tecnico che va avanti da anni. L’Atalanta ha battuto tutti sul tempo bloccando Gasperini, allontanando le voci di mercato che lo accostavano a Roma e Milan.
In un mese di tempo Gazidis non ha ancora trovato un’alternativa a Carolina Morace che si è dimessa un mese fa. Sarebbe semplice addossare tutti i ritardi al temporeggiamento di Paolo Maldini (i cui dubbi la dicono lunga sulle vere intenzioni del fondo americano), ma appare inconcepibile come una società come il Milan non abbia fatto programmazione in anticipo. Del resto l’addio di Gattuso era scontato, quello di Leonardo molto plausibile e comunque noto da tempo a Gazidis. Qualcuno potrà dire che siamo soltanto al 10 giugno; eppure l’Inter dopo aver preso un grande allenatore e un grande preparatore atletico, si appresta anche a soffiare Barella (trattato dai rossoneri da un anno) proprio al Milan.
Il club di via Aldo Rossi in tre settimane ha incassato il no di Gasperini, Sarri e Inzaghi, nonché quello di Tare e Campos per il ruolo di Direttore Sportivo. Inutile dire che chi arriverà al Milan (Giampaolo? Boban?) avrà la percezione di essere una terza o quarta scelta.