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Lotito: «Milan? L’atteggiamento non mi è piaciuto ma ognuno ha il suo stile. Scudetto? Possibile»
Lotito parla a distanza di pochi giorni dalle trattative con Tare, giudicate malamente dal patron biancoceleste che non le manda a dire
Lotito senza freni, c’era da dirne un po’ a tutti e così è stato. Dopo qualche giorno di calma, il presidente biancoceleste prende la parola per redarguire chi secondo lui non si è comportato a dovere nei suoi confronti ed in quelli della Lazio. In società tutto procede come da copione, i rinnovi di Simone Inzaghi come allenatore e Igli Tare come direttore sportivo sono arrivati, ora Lotito può concentrarsi sul mercato, come detto, non senza risparmiare qualche frecciatina molto pungente, attraverso i microfoni di Gazzetta dello sport: «Era naturale che entrambi restassero, i cicli non sono finiti. Non mi è piaciuto che il Milan abbia contattato un tesserato di un altro club, noi non ci saremmo mai permessi. Ma ognuno ha il suo stile».
SU TARE – «Ha preferito restare? Scelta logica. In questo momento la Lazio è una società più strutturata di quella rossonera. E poi qui il lavoro che ha da fare sarà sempre maggiore. La Lazio è una società dalla catena corta, qui si lavora bene. Oltre a Tare e Inzaghi c’è anche Peruzzi. Sono felice che anche lui resti».
SU BIELSA- «Simone è arrivato al posto di Bielsa, con lui non c’era dialogo. Chiedeva giocatori e il giorno dopo cambiava idea. Non ressi più e gliene dissi quattro. Lui protestò: ‘Non sono mai stato trattato così da nessuno’, gli risposi: ‘Io non sono nessuno, sono Claudio Lotito’. Finì lì».
SUL BONUS SCUDETTO- «Nel nuovo contratto c’è il bonus scudetto. Non è impossibile, altrimenti non lo avremmo messo. L’organico è cresciuto, è giusto porsi obiettivi ambiziosi».
SU MILINKOVIC-SAVIC- Milinkovic-Savic? Alla Lazio teniamo solo chi ha il piacere di restare. Se il giocatore manifesterà l’intenzione di intraprendere nuove avventure non ci opporremo. A che prezzo? Le trattative non si fanno sui giornali. Mi limito a ricordare che è stato giudicato il miglior centrocampista della Serie A».