I dirigenti del Milan di ritorno da Madrid: ecco cos’è accaduto

I dirigenti milanisti a Madrid per svolgere un ruolo di rappresentanza e per cercare i primi rinforzi da portare a Giampaolo

Boban, Maldini e Massara sono subito all’opera per cercare i primi rinforzi, dopo l’acquisto di Krunic, da consegnare a Giampaolo. La prima meta si chiama Madrid, dove i dirigenti rossoneri hanno pressoché svolto un ruolo diplomatico alla corte di Florentino Perez: un rituale che le nuove dirigenze delle società attuano nel momento del loro insediamento e oltretutto, per il caso milanista, un’occasione di portare avanti lo storico asse Milano-Madrid che da sempre, per via dei trionfi, ha caratterizzato le due società.

La visita di Madrid non è stata solo una trasferta diplomatica ma anche un’opportunità per sondare i prossimi colpi di calciomercato della nuova dirigenza. Le voci che circolavano su un possibile interessamento del Milan per Isco e Asensio sono state presto smentite dal giornalista di Sky Luca Marchetti attraverso un tweet, il quale però, sempre tramite la stessa piattaforma social, ha affermato che «Il viaggio a Madrid del Milan è servito a fare una bella chiacchierata su diversi giocatori del Real che possono lasciare il Madrid». I giocatori di cui hanno discusso concretamente le due società sono Dani Ceballos, il quale è stato messo fuori rosa da Zidane stesso e per il quale necessitano almeno 50 milioni di euro; Martin Øderaard, il cui valore si aggirerebbe attorno ai 25/30 milioni, specie dopo le ottime prestazioni in prestito al Vitesse e infine Vinicius Junior, caro amico di Paqueta sondato dai dirigenti milanisti dal prezzo fissato intorno ai 40 milioni. Le prestazioni non di altissimo spessore di Vinicius Jr con la prima squadra madridista tuttavia potrebbero far abbassare le preteste blancos. Infine, l’ultimo giocatore di cui si è parlato è l’ex Lione Mariano Diaz, il quale sarebbe dovuto l’erede di Cristiano Ronaldo ma i cui risultati non hanno soddisfatto appieno Zidane.