Fassone: «Il mio errore più grande? Acquistare Bonucci» - Milan News 24
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Fassone: «Il mio errore più grande? Acquistare Bonucci»

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Fassone torna a parlare del Milan e di quella società che un paio d’anni fa nasceva per durare soltanto un anno con tanti debiti

Fassone torna a parlare di sè e del Milan. L’ex amministratore delegato rossonero, attraverso i microfoni di Sportitalia, è tornato sulla stagione 2017/18, una tra le più spinose degli ultimi anni, partendo proprio da Mr. Li: «Io credo che ai tempi non si fosse reso conto di quanto fosse complicato ripagare il debito che si era fatto per comprare il Milan. Ha fatto l’errore che in tanti commettono quando prendono casa: dando un valore eccezionale alla proprietà, credono di potersi indebitare per parte della cifra e ripagarsela con il bene comprato. All’inizio c’era grande entusiasmo, ma strada facendo sono emerse le prime difficoltà e gli ultimi mesi sono stati complicati, quando Li non riusciva mai a completare il rifinanziamento. Non l’ho più sentito da allora, ma posso pensare abbia perso 250 milioni di euro a spanne».

SUI PROPRI PENTIMENTI- «A posteriori posso ammettere di aver sbagliato a prendere Bonucci dalla Juve. Avevamo un budget di oltre 70 milioni per l’attaccante di punta, ma quando è emersa la possibilità di prendere Leo, Montella si è convinto che fosse meglio spendere parte della cifra per il difensore. Chissà, avessimo rinunciato a Bonucci sarebbe cambiato tutto…»

SUL VERO ATTACCANTE DA ACQUISTARE- «Siamo stati vicini a Morata e Aubameyang, ma era con Belotti che il discorso era veramente avanzato. Ronaldo? Per Mr. Li era una fissazione: lo voleva a tutti i costi e insisteva. Ne abbiamo parlato con Mendes, perché Cristiano sarebbe già stato disponibile a lasciare il Real Madrid e il Milan è un club di fama mondiale, gli piaceva. Il problema è che l’operazione non era sostenibile e dopo aver fatto delle simulazioni interne, abbiamo rinunciato a provarci seriamente».

SUI TANTI CAMBIAMENTI- «Tanti, troppi cambiamenti in poco tempo per un club di vertice. Al Milan è mancata la continuità in questi ultimi anni. Stanno facendo un mercato simile al nostro del primo anno, rivoluzionando la squadra, ma così si riparte sempre da zero e non è facile. Cutrone? Mi sembra abbiano incassato un po’ poco per un attaccante così giovane e con il suo score. Ma ci sta quando parte un progetto voler cancellare cosa c’era in precedenza. È umano, basta avere la forza delle idee e non cambiare subito dopo strada».

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