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Neymar al Barcellona: se parte, assalto a Donnarumma
Neymar al Barcellona per sbloccare l’assalto di Leonardo nei confronti di Donnarumma, da tempo lontano dalle voci di mercato
Neymar al Barcellona, Donnarumma al Paris Saint-Germain. Secondo quanto riportato da Paris United, il fuoco cova sotto la cenere e tra poco assisteremo all’assalto del portiere rossonero ma solo e soltanto in caso di cessione del brasiliano, da settimane in rotta totale col club, con il Barcellona invece fortemente interessato a riaccoglierlo tra le proprie fila. A quel punto, Leonardo avrebbe la liquidità necessaria per piazzare colpi importanti, dai costi proibitivi per qualsiasi club italiano, standar ancora troppo elevati verso i quali anche lui deve prestare attenzione per via del Fair Play Finaziario.
DUE NOMI- Il primo nome, come detto, è quello di Donnarumma, il secondo invece è quello di Dybala, da qualche giorno nel radar parigino dopo il no di Manchester. Se il portiere rossonero è considerato il titolare ideale dei campioni di Francia, con Areola e Trapp che non convincono pienamente in chiave Champions, il numero 10 bianconero sarebbe il sostituto ideale dell’asso brasiliano, pagato a suo tempo 250 milioni di euro dai francesi.
IN CASO DI PERMANENZA- Il quotidiano sottolinea inoltre che un’eventuale permanenza dell’ex Barcellona, tra l’altro escluso pochi giorni fa dal match col Rennes valido per la Supercoppa nazionale vinto per 2-1, limiterebbe il mercato in entrata di Leonardo che a quel punto sarebbe costretto a reperire fondi dalle cessioni di Kurzawa e Meunier per completare la rosa a disposizione del proprio tecnico.
DONNARUMMA ED IL MILAN- Nel recente passato si è parlato della possibilità di cedere il portiere, prima che Plizzari firmasse il prestito con il Livorno. Ora Gigio è tornato “intoccabile”, nonostante Reina si sia sempre fatto trovare pronto. Qualche giorno fa Donnarumma ha rilasciato una curiosa e toccante intervista sul suo rapporto con il Milan: «Andai con mio padre a parlare con il Milan e io gli dissi che doveva fare di tutto per potermi fare giocare lì e così fece».