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Conferenza Giampaolo: «Theo Hernandez non giocherà. Credo in Suso»
Conferenza Giampaolo: ascolta le parole del tecnico rossonero alla vigilia di Hellas Verona-Milan in diretta su Milan News 24
Conferenza Giampaolo: Dopo la presentazione di Rebic, avvenuta ieri, oggi è il turno di Marco Giampaolo che da Milanello presenterà la sfida di domani sera allo stadio Bentegodi tra Hellas Verona e Milan. Segui le parole del tecnico abruzzese in diretta LIVE su Milan News 24!
Conferenza Giampaolo: le parole LIVE
STATO DI FORMA – «Veniamo da due settimane in cui ho allenato 7-8 giocatori che hanno fatto bene, chi è andato a giocare in Nazionale ha messo minutaggio nelle gambe. Vi confermo che la squadre lavora bene e con entusiasmo. Sono rientrati tutti bene, qualcuno è rientrato giovedì ma gran parte nei giorni prima. Questa fiducia me la trasmette la squadre che lavora bene e con entusiasmo, il tempo migliorerà le cose sempre e comunque. Di questo ne sono sicuro».
RUOLINO DOPO LA SOSTA – «Le statistiche dopo la sosta? L’anno delle qualificazioni è un problema se non si vince mai (ride). Non ho mai fatto caso al fatto che io vada meglio, in ogni caso non sono gli impegni con le nazionali a fare la differenza».
FORTI IN DIFESA, SCARICHI IN ATTACCO – «Lavoreremo per riempire il mezzo bicchiere vuoto, alleno 21 giocatori e sono tutti dentro il mio modo di lavorare e il progetto. Ci sono tanti particolari da sistemare, c’è lavoro da fare per inserire meglio tutti ma la loro fiducia mi fa stare sereno. Dobbiamo andare forti in entrambe le fasi e non solo in quella difensiva, con il tempo miglioreremo e faremo entrambe le cose».
LUCAS PAQUETA’ – «Paquetà con il Brescia ha giocato più avanti ma può giocare anche mezzala. Se in determinate partite nel ruolo di trequartista mi serve un giocatore con più qualità di attaccante farò giocare un tipo di giocatore, se servirà uno con doti da centrocampista farò giocare lui».
DERBY – «Tra sette giorni si giocherà il derby ma vincere aiuta sempre a prescindere dalla gara successiva. Verona campo maledetto per il Milan? Credo poco in queste cose, vincere è importante ma è l’atteggiamento che fa la differenza e in questo aspetto sono convinto perché i ragazzi si allenano con responsabilità e con forti motivazioni».
IL MILAN DI GIAMPAOLO – «Non c’è un mio Milan, il Milan è dei milanisti. Io lavoro su un’idea e una mentalità: mi piace la squadra che gioca a calcio e non subisca l’avversario, una squadra che punta sempre al predominio. A che punto siamo non lo so ma non so se lo saprò mai perché si cresce e si migliora sempre. Il campionato italiano ti obbliga a lavorare sui dettagli ma ciò che fa la differenza è la qualità dei giocatori».
PIATEK – «Piatek in questi tre giorni mi è piaciuto molto perché non deve pensare solo ad attaccare gli ultimi venti metri, Piatek deve essere un giocatore completo che deve saper fare tutto. In questi giorni ha fatto cose diverse legando anche i reparti. Avevo motivato la scelta di André Silva per quel tipo di caratteristiche ma non è detto che Krys non le possa fare, al Milan non si può giocare palla lunga e profondità sempre; bisogna anche palleggiare e giocare al calcio anche con gli attaccanti. Lui è un giocatore completo e deve giocare come tale, questa settimana mi è piaciuto».
MODULO – «Dopo settanta giorni so come giocare, l’unica cosa che ho fatto è spostare Suso da un lato e accentrare Castillejo. Questo non significa che Suso non possa giocare da trequartista, può farlo. Ci sono giocatori che hanno il binario e giocatori che ce l’hanno meno. Nella realtà la squadra non ha cambiato niente, ho solo spostato un interprete. Ma resto sempre convinto che Suso possa fare il trequartista».
CASTILLEJO – «Castillejo è un mio giocatore e mi piace molto. Chi definisce quando un giocatore è forte e quando no, il valore di un calciatore è come le azioni in borsa. Nel Milan non ci sono giocatori scarsi ma visto che stiamo parlando di una squadra molto giovane magari un ventenne tra due-tre mesi potrà diventare anche più forte di un attuale titolare. Io devo mettere in campo una squadra di 11 giocatori che sappia fare bene tutto».
I NUOVI – «Di problemi ne ho 23, undici giocano e 12 no. Una partita vedrete tizio e l’altra caio. Non mi interessa questo discorso qui, nel 2020 una squadra composta da 23 atleti di alto livello non può avere delle gerarchie. Bennacer alla prima partita aveva sostenuto due allenamenti, non poteva giocare. In quel ruolo ho anche Biglia che è un grandissimo giocatore».
CAMPAGNA ACQUISTI – «Se gioca Leao devo metterne un altro fuori, se gioca Duarte devo metterne fuori un altro. Giocano in 11, se dovessero cambiare le regole li vedrai tutti».
REBIC – «Il suo ruolo ideale è esterno alto a sinistra ma in Nazionale ha giocato anche come punta o a destra. Dal punto di vista fisico l’ho visto bene».
THEO HERNANDEZ – «Ha recuperato bene, dal punto di vista medico ha messo a posto le cose ma non giocherà domani».
DUARTE – «Ha fatto miglioramenti, è un ragazzo intelligente e curioso. Progredisce ma non mi metto a cambiare i difensori centrali con facilità. Musacchio sta facendo le cose per bene, è un giocatore forte e ha anche una buona leadership. Non sottovalutate i giocatori forti, sopratutto quelli che c’erano anche l’anno scorso».
Hellas Verona-Milan: le ultime
Contro i veronesi con tutta probabilità ci saranno Castillejo e Calhanoglu ancora una volta titolari dal primo minuto. Durante la settimana entrambi sono praticamente stati sempre schierati con la formazione A in allenamento. Vedremo se a poche ore dall’inizio mister Giampaolo deciderà se puntare su qualche altra pedina o puntare ancora una volta sul 4-3-2-1. Una vittoria ridarebbe fiducia e grinta a tifosi e spogliatoio, è ora di scendere in campo e dimostrare che qualcosa è finalmente cambiato. Manganiello arbitrerà la gara, al VAR invece Orsato.
Nel Verona la sorpresa più grande potrebbe essere l’esordio in maglia gialloblù di Mariusz Stepinski prelevato negli ultimi giorni di calciomercato dai cugini del Chievo. Per il resto squadra quasi totalmente confermata rispetto alla vittoria con il Lecce con Veloso, Lazovic e Verre pronti a dire la loro nella zona di centrocampo mentre la difesa a 3 sarà composta da Rrahmani, Kumbulla e Gunter.
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Günter; Faraoni, Amrabat, M. Veloso, Lazovic; Zaccagni, Verre; Stepinski. All: Juric
MILAN (4-3-2-1): Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Bennacer, Kessié, Paquetà; Suso, Castillejo; Piatek. All: Giampaolo