Salvate il soldato Donnarumma: ora occorre un Milan alla sua altezza

Parafrasando il capolvoro di Spielberg: “Salvate il soldato Donnarumma” può forse essere il titolo dell’opera andata in scena ieri sera

Gigio Donnarumma è stato nettamente il miglior rossonero sceso in campo ieri sera contro l’Inter nel derby, il portiere italiano si è reso protagonista di almeno quattro interventi miracolosi che hanno evitato al Diavolo un passivo ben più largo rispetto al 2-0 finale. Allo stato attuale Donnarumma è a tutti gli effetti l’unico Top Player presente nella rosa del Milan, un giocatore cioè in grado di condizionare da solo l’andamento di una partita a differenza di quasi tutti i compagni.

Incolpevole nelle due reti subite Gigio ha tenuto in piedi il Milan anche mettendo una pezza alle sbavature di Romagnoli e Musacchio, di solito sempre i migliori, e soprattutto alla giornata no di un Rodriguez letteralmente inguardabile. Dalla cintola in su però il Milan continua a non funzionare: la manovra di Giampaolo appare anchilosata e prevedibile, senza mordente e priva di giocatori capaci realmente di assumersi la responsabilità di una giocata.

Giocata che, anche se tra i pali, Donnarumma non disdegna mai di provare: che sia un lancio ad allargare il gioco, un tuffo felino o un’ uscita arrembante, il portiere rossonero è sempre il primo ad interpretare il ruolo del vero milanista alla perfezione. Un leader silente, come detto da Boban, ma che ora ha bisogno che il resto del gruppo si metta al suo livello.