Intervenuto in esclusiva a Milannews24, l’opinionista ed esperto di mercato Davide de Cerame ha detto la sua su Milik, ma non solo: le parole
Intervistato in esclusiva da Milannews24, Davide Russo de Cerame ha espresso la sua opionione riguardo temi di stretta attualità e su Arek Milik, attaccante del Napoli accostato più volte al Milan, negli ultimi giorni. Ecco le sue parole:
Signor De Cerame, si è appresa oggi l’idea di alcuni esponenti in Lega, di riprendere il campionato domenica 24 maggio (proprio nel giorno in cui doveva concludersi), con eventuali sfide a porte chiuse e in campo neutro. Cosa pensa riguardo questa proiezione? È l’unica soluzione plausibile per concludere la stagione?
«Per quanto concerne la possibilità di riprendere il 24 maggio, penso sia prematuro pensare di poterla stabilire come data plausibile per la ripresa del campionato. Ad ogni modo, nel momento in cui i contagi saranno notevolmente inferiori o pari a zero rispetto i numeri attuali, credo sia possibile determinare una stima. Bisognerà riprendere necessariamente a porte chiuse, ma non ritengo indispensabile disputare le partite in campi neutri: la proiezione dev’essere comunque quella di poter tornare ad uscire di casa nel momento in cui i contagi caleranno definitivamente. Una delle priorità sarà quella di effettuare tamponi a tutti i calciatori, magari a spese della società di appartenenza, in modo che poi possano esserci contatti tra i calciatori stessi e che tutto torni alla normalità».
Nel corso della stessa riunione in Lega, in programma per venerdì, verrà affrontato anche il discorso riguardante il taglio stipendi ai calciatori: come
valuta la proposta delle società, che prevede una riduzione di emolumenti pari a 4 mensilità? E per ciò che riguarda la controproposta dei calciatori, disposti a rinunciare solamente al mese di marzo?
«Per quanto concerne il taglio degli stipendi, ritengo giusto i calciatori debbano rinunciare agli emolumenti dovuti per i mesi di marzo e aprile, ossia i due mesi in cui non hanno svolto nessun tipo di attività sportiva, allenamenti compresi. In questo senso, la modalità adottata dalla Juventus prevede un «escamotage» per riuscire a spalmare gli stipendi nel corso dell’anno successivo; quindi,sostanzialmente, i calciatori dovranno rinunciare a poco più di una mensilità».
Per ciò che concerne il discorso Milan: negli ultimi giorni, pare essersi momentaneamente raffreddata, ma non assolutamente tramontata, l’ipotesi Rangnick. Al contrario, paiono in leggera risalita le quotazioni di Pioli: oltre i soliti noti, c’è un allenatore che proporrebbe alla dirigenza in linea con i parametri imposti dal fondo Elliot?
«Ritengo la soluzione più idonea quella della continuità, ossia il perseguimento della strada intrapresa con Pioli, anche se, all’inizio, i risultati non sono stati così soddisfacenti. Penso non sia giusto cambiare nuovamente progetto in relazione all’eventuale arrivo di Rangnick in qualità di allenatore/manager, essendo lui abituato a svolgere quel tipo di compito».
A proposito di Salary Cup imposto dalla società, l’attaccante del Napoli Arek Milik pare l’ultima concreta idea per sostituire il pesante addio di Ibrahimovic: pensa possa decollare quest’ipotesi e rappresentare una soluzione ideale per l’attacco del Milan?
«Al momento, riscontri reali per ciò che riguarda Milik in orbita Milan, non ce ne sono: il polacco ha ancora un discorso aperto con la società per il rinnovo contrattuale, essendo in scadenza nel 2021. In ogni caso, la società partenopea ha tutta l’intenzione di proporre una proroga al contratto in essere firmato da Milik, anche se, il centravanti, non ha ancora dato nessun segnale in questo senso. Ipoteticamente, credo potrebbe essere il giusto acquisto per rimpiazzare Zlatan Ibrahimovic».
A proposito di attaccanti polacchi in orbita Milan, si è riaffacciata la suggestione legata ritorno di Piatek, appena dopo 6 mesi dal suo addio; dal punto di vista tecnico, quali possono essere le differenze con Milik? Su chi punterebbe tra i due?
«Anche da questo punto di vista, non ci sono riscontri in merito al ritorno di Piatek in rossonero, a maggior ragione perchè, l’Herta Berlino, difficilmente recederà da un accordo ratificato pochi mesi fa. Inoltre, non credo il Milan possa tornare a puntare sul suo ex attaccante, in relazione agli ultimi mesi trascorsi in rossonero. A differenza di Piatek, il connazionale Milik è sicuramente più completo rispetto al suo dirimpettaio; l’attaccante del Napoli è in grado di far reparto da solo, aiutando la squadra in fase difensiva. Piatek è un semplice finalizzatore, avulso al gioco di squadra».