Editoriali
Ibra, Rebic, Donnarumma: Elliott complica il lavoro di Pioli
Proprio quando era stata trovata la retta via, l’addio di Zlatan Ibrahimovic potrebbe rimescolare le carte. Ringraziamo Elliott e Gazidis
Proprio quando era stata trovata la retta via, l’addio di Zlatan Ibrahimovic potrebbe rimescolare le carte. Al di là dell’emergenza coronavirus, era chiaro fin da subito che senza Boban e senza un progetto per il futuro lo svedese avrebbe salutato i rossoneri. Gazidis ed Elliott non volevano Ibra al Milan perché non sono disposti a pagare un stipendio alto ad un top player (che abbia 20 o 38 anni). E così Stefano Pioli, o chi per esso, si ritroverà nuovamente al punto zero.
Quel 4-4-2 che sembrava funzionare era basato su un Ibra capace di fare reparto da solo e aiutare Rebic. Ma la famiglia Singer non è disposta nemmeno ad investire per riscattare l’attaccante dell’Eintracht Francoforte. Così quelle certezze tattiche che aveva segnato la crescita di Bennacer, Theo Hernandez e dello stesso Rebic vanno a farsi benedire.
Considerando le incertezze sul futuro anche di Donnarumma, una cosa sembra ormai chiara: con questa proprietà e con questo amministratore delegato non arriveremo in Champions nemmeno con Guardiola e Messi.