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Dott. Bozzi: «Se riparte il calcio bisognerà sottrarre tamponi ai cittadini»
Il Professor Bozzi, responsabile sanitario del Milan, ha duramente attaccato il sistema calcio che spinge per una ripresa nel breve termine
Il Professor Bozzi, responsabile sanitario del Milan, ha duramente attaccato il sistema calcio che spinge per una ripresa nel breve termine: «Noi pensavamo che da questa pandemia ne saremmo usciti diversi. Molto più attenti a quelli a quelli che sono i valori umani quindi mettendo da parte il dio denaro e mettendo sul podio la salute dei cittadini e il loro benessere ma poi ci ritroviamo agli stessi criteri: il calcio deve ripartire perché gli interessi sono tali e tanti che questa macchina del danaro diventa rischioso per tutti quanti. Questo a prescindere poi dalle condizioni o meno che ci sono di poter garantire l sicurezza degli operatori di settore» ha dichiarato il medico a NSL Radio.
Sulle difficoltà future: «Portare ad allenarsi una squadra di calcio di serie A significa spostare ogni giorno un centinaio di persone. Garantire oggi la sicurezza, l’incolumità a cento persone oggi in Lombardia mi sembra una ricerca abbastanza azzardata. Chiaramente non vedo come il medico possa garantire l’ingresso e l’uscita e l’ingresso il giorno garantendo per tutti che non ci sia possibile una contaminazione. Allora in queste situazioni mobilizzare centinaia di persone in una regione che ancora in fase 1 dove i morti sono 6 o 7 volte rispetto allo scorso anno mi sembra fantascienza. Mi sembra come dire: i soldi sono più importanti di tutto, torniamo a guadagnare perché dobbiamo campare».
Poi una dura accusa anche a chi specula sulla salute: «Far ripartire il calcio vorrà dire fare almeno 60/70 tamponi ogni giorno per ogni squadra di calcio. Tamponi che saranno sottratti ai cittadini che già oggi hanno difficoltà con l’approvvigionamento. Quando tutto questo balzerà all’evidenza pubblica questo gioco del calcio che è sempre stato espressione di solidarietà e soprattutto un qualcosa che può allentare le tensioni, vivrà la sua nemesi e diventerà viceversa uno strumento ulteriore di tensione sociale e non avremo fatto un buon servigio a nessuno se non al dio denaro perché tutti quanti avremo un po’ di soldi in più in tasca, anche se poi francamente dentro una cassa da morto che ci fai?».