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ESCLUSIVA MN24 – Pochesci: «Milan, ti consiglio io un giovane»
Abbiamo intervistato Sandro Pochesci, ex allenatore della Ternana. Tanti i temi trattati come Plizzari, Tonali, Scamacca e…
Ai nostri microfoni di Milannews24.com è intervenuto Sandro Pochesci, ex allenatore della Ternana. Tanti i temi trattati dalla possibile ripresa dei campionati alla Serie C, da Tonali a Plizzari sino a Scamacca e Ibrahimovic.
Innanzitutto volevo chiederle se è d’accordo sulla ripresa dei campionati a giugno o se invece le risulta troppo presto
«E’ giusto riprendere tutti i campionati ma con la certezza di non avere rischi a riguardo. Fondamentale sarà trovare il modo di farli concludere massimo a metà luglio, perchè si rischierebbe di creare dei problemi per l’inizio della prossima stagione. E’ vero anche che restare fermi due mesi e fare tre partite a settimana, per i giocatori risulta molto complicato, il rischio infortunio avrebbe percentuale maggiore. Sappiamo che i grandi infortuni generalmente avvengono ad inizio stagione. Ora siamo in una fase un po’ particolare, perchè siamo a pochi mesi dal termine dell’annata, dunque avremmo dei dati nuovi, perchè nessuno si sarebbe aspettato una situazione del genere. Siamo molto curiosi. Ci vuole il tempo giusto ma non dobbiamo uscire fuori per non pregiudicare la prossima stagione 2020/2021».
Lei ha allenato alla Ternana Alessandro Plizzari. Pensa che un giorno possa diventare come attualmente Donnarumma, il portiere titolare del Milan? Nota delle similitudini tra Donnarumma e Plizzari o sono molto diversi?
«Penso che Plizzari, nella prima parte di stagione in Serie B, quando l’ho allenato io, è stato molto più positivo che negativo. Ha fatto ventitre partite da titolare. Per me è un portiere di grande affidamento. E’ giovane e ha bisogno di fiducia. Io a Terni ho creduto in lui e ha fatto molto bene. Due anni fa, i preparatori mi dissero che sarebbe diventato più forte di Donnarumma. Penso che se il Milan lo dovesse chiamare in causa, non deluderebbe le attese»
A luglio Plizzari tornerà certamente a Milanello, dopo il prestito al Livorno. Potrebbe essere la chiave giusta per un possibile scambio tra Milan e Brescia per giungere a Tonali? (Dunque cash più Plizzari per Tonali). Chi ne gioverebbe di più?
«Se dovesse succedere, entrambi farebbero un grande affare, forse ne gioverebbe di più il Milan: il Brescia troverebbe un portiere forte e di grande prospettiva e il Diavolo un giocatore di enorme qualità. In questo momento, però, vedo altri club davanti al club di via Aldo Rossi per Tonali. Il giocatore a mio avviso sceglierà una squadra che possa garantirgli un grande passo per la propria carriera. Il Milan quindici anni fa era una prima scelta per tutti, ora, purtroppo ci sono tre o quattro club superiori ai rossoneri»
In ottica giovani, Pochesci consiglia: «Ci sarebbe un giocatore in Serie B, che farebbe molto comodo al Milan, ricorda molto Zlatan Ibrahimovic: Gianluca Scamacca. E’ un giocatore che seguo da tre anni. Ha dei colpi e movenze alla Ibrahimovic. E’ un classe ’99, ha grande struttura fisica. I giocatori bisogna capirli in prospettiva. Scamacca è uno di quelli che fa parte di questa categoria. Potrebbe essere veramente il giocatore del futuro. Se dovesse Zlatan lasciare il progetto Elliott, io prenderei al volo Gianluca. Bisogna ricordare sempre che i giocatori alti fisicamente si sviluppano molto più in ritardo di altri ragazzi con altre caratteristiche fisiche. Bisogna avere fiuto. Un esempio può essere Luca Toni che è esploso ad un’età molto più avanzata»
Ultima domanda: qualora non si concludesse il campionato, la affascina l’ipotesi del Consiglio direttivo di Lega Pro di far promuovere dalla Serie C le prime tre di ogni girone, lasciando il quarto posto utile ad una competizione a sorteggio? Come vede questa ipotesi e secondo lei è giusto attribuire una promozione in Serie B al fato?
«Non mi piace per niente la decisione di attribuire una promozione al fato perchè ci sono delle squadre che hanno investito molto, degli allenatori ambiziosi che hanno fatto una grande cavalcata. Considero il gioco della monetina un’idea molto riduttiva e poco professionale, non idonea al gioco del calcio. Si faceva negli anni sessanta, ora siamo nel 2020. Penso che si debba trovare una giusta collocazione per far giocare questi play-off. Tutti i dieci allenatori dei rispettivi team che dovrebbero giocare questa fase finale, vorrebbero giocare. Mi piace l’idea delle tre squadre, però abbiamo tempo un mese per aspettare, se dovesse ripartire la Serie A, secondo me, dovrebbero ripartire tutti i campionati. La Serie C e D potrebbero anche concludersi dopo luglio, visto che non hanno le esigenze, che ha il massimo campionato italiano. Se ci fosse una possibilità di giocarsela, mi piacerebbe vedere un mini torneo in Sicilia o Sardegna, che sono due delle regioni con un numero minimo di contagi. Ci sarebbero tre o quattro campi disponbili per fare una sorta di Mundialito. Penso che sarebbe molto più gratificante per gli allenatori, perchè annullare questo campionato, significherebbe levare la gioia ad un addetto ai lavori. Se fossi un allenatore, mi darebbe molto fastidio che una semplice monetina possa decidere il mio futuro. Il mio slogan sarebbe ”Non faccio decidere alla monetina il mio lavoro, il mio lavoro deve essere premiato dal campo”- perchè a noi ci hanno insegnato che il campo è sovrano massimo per decidere una promozione»