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Galliani: “Bacca mi ricorda…”
Ecco le dichiarazioni in esclusiva a Milan Channel, da parte dell’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, nel post partita di Milan-Inter:
“Devo ancora riprendermi. Quando abbiamo vinto lo scudetto nel 2011 avevamo fatto 3 a 0. Ricordo il rosso di Cassano, ma anche i gol di Pato e Cassano. Quest’anno alterniamo partite meravigliose, ad altre dove lasciamo punti così. Adesso abbiamo sfatato che non andiamo bene con le grandi. Con due abbiamo vinto, con due perso e una pareggiata. Ora dobbiamo scalare la classifica. Non dico oltre. Abbiamo ancora up & down. Tra questo Milan e quello di Empoli, non si spiega questa differenza. Una vittoria 3 a 0 resta per tutta la stagione e resta comunque nella memoria e nella storia. Andiamo avanti, cerchiamo di fare punti e scaliamo la classifica.
Honda lavora, si sacrifica. Chi allena, le vede queste cose. E’ il suo ruolo e sta facendo bene. Si sacrifica e poi ha un piedino niente male nei cross. Questa sera mi è molto, molto, molto, molto piaciuto Kucka. Superlativo Alex. Il suo problema sono stati gli infortuni. E’ un giocatore importante, la sua storia parla per se. Non montiamoci la testa, sempre sesti siamo. A sei punti dal terzo posto. Vediamo mercoledì contro il Palermo, stasera godiamocela. Bacca è strepitoso, fa un occasione e segna un gol. Lui mi ricorda un po’ Inzaghi. Sottoporta è cattivissimo. Si è inserito con una capacità e con una maestria incredibile. Se ci sono le disponibilità economiche, guardo il Panini internazionale e vedo che ha segnato 48 gol in due anni in Spagna. Ha fatto 13 gol, se ha un’occasione segna. In questo senso assomiglia ad Inzaghi. Il Presidente stasera se l’è goduta, anche se lui in primis è milanese e non ha mai tifato contro l’Inter. Siamo in dovere di donargli qualche gioia. Gli abbiamo fatto un regalo di compleanno del Milan, non indifferente.
Tutta la squadra è con l’allenatore, in qualsiasi situazione. Nessuno rema contro, anche nei momenti più bui. Glielo dissi anche il Presidente. Si cambiano gli allenatori che non hanno in pugno la situazione. E la squadra è sempre stata schierata con l’allenatore, anche quando si perdeva. In qualsiasi momento, stava con il mister. Il gol di Alex è stato il più emozionante, ed anche il secondo. Al terzo ero già negli spogliatoi”