Editoriali
Hakan Calhanoglu: un numero dieci alla prova del nove
Hakan Calhanoglu e una stagione che risulterà fondamentale per la sua definitiva consacrazione: ecco i dettagli
Le recenti dichiarazioni di sua maestà Ibrahimovic non lasciano spazio a nessun altro tipo di interpretazione: il turco è chiamato a confermare quanto di buono fatto vedere nel 2020.
Luce a intermittenza
Le tre stagioni vissute da Calhanoglu con la maglia rossonera numero dieci, hanno certificato una serie di prestazioni caratterizzate da parecchi alti e bassi da parte del turco. Dal momento in cui ha stretto il suo personalissimo patto col diavolo, nell’estate 2017 delle “cose formali” targate Fassone/Mirabelli, il classe 1994 ha ricoperto tutti i ruoli del centrocampo: mezzala in un centrocampo a cinque con Montella, ala sinistra nell’era Gattuso e playmaker nella partita d’esordio dello scorso campionato nella brevissima era targata Giampaolo, per un totale di nove gol in due stagioni.
Identità ritrovata
Tuttavia, solamente sotto la guida di Pioli, specialmente nel girone di ritorno dello scorso campionato, con 11 gol e 9 assist, il turco pare aver trovato una propria dimensione tale da certificarne lo status di imprescindibile di questa squadra, nonché unico superstite insieme a Kessie, di un progetto cinese impolverato e archiviato nei fascicoli di Casa Milan.
Alla ricerca della continuità
La stagione alle porte rappresenterà dunque una verifica fondamentale anche per Calhanoglu, una vera prova del nove per un calciatore che ha finalmente trovato una propria collocazione in campo da vero numero dieci, incaricato di illuminare con continuità la manovra offensiva rossonera.
Prestazioni che potrebbero garantirgli un Europeo da protagonista e un sensibile ritocco dell’ingaggio in scadenza nel giugno 2021.