Pioli: «Inter e Juventus favorite ma noi vogliamo vincerle tutte»
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Pioli: «Inter e Juventus favorite ma noi vogliamo vincerle tutte»

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Stefano Pioli ha rilasciato una lunga intervista, toccando tutti i temi di questa stagione: dallo scudetto a Ibrahimovic sino…

Stefano Pioli ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Stampa, ecco le sue parole:

Sul cambiamento radicale: «Prepariamo partita dopo partita, ma non nel senso di vivere alla giornata e viene quel che viene: noi affrontiamo ogni incontro con la convinzione di poterlo vincere».

Sulla Juventus: «Domenica saremo a Benevento: io mi concentro sulla prossima giornata. Ci fa molto piacere essere lì. Studieremo come vincere e restarci».

Su come vive una vigilia prima di un match molto importante: «Nei due giorni che precedono la sfida lavoriamo soprattutto sulla strategia. Terminato l’ultimo allenamento, quando sono convinto,e di solito lo sono, di aver fatto tutto il necessario, vado a dormire tranquillo. Fatico ad addormentarmi la notte successiva. Ho il mio blocco sul comodino per prendere appunti: devo scrivere per ricordarmi».

Sulle avversarie: «Una squadra che ha vinto 9 scudetti consecutivi e che ha tutti quei campioni in campo è per forza la favorita. Così come l’Inter, che l’anno scorso è arrivata a un solo punto dalla Juventus, ha speso parecchi soldi e non avrà impegni internazionali. Poi vedo bene Napoli e Roma, per non parlare dell’Atalanta che è andata a vincere incasa del Liverpool».

Sulla svolta: «Quando abbiamo cominciato a battere le squadre che ci precedevano in classifica».

Sulla crescita di qualche giocatore con l’assenza del pubblico nello stadio: «Non ne sono così convinto. In gennaio abbiamo disputato un grande primo tempo nel derby, mentre il Genoa ci ha sconfitti nella prima partita in lockdown».

Sulla prima lezione di Pioli a Milanello: «Ho cercato di trasmettere le mie idee e curato i particolari. Siamo a un livello in cui i dettagli decidono le partite. Ho avuto la fortuna di trovare un gruppo disponibile».

Sulla frase di un tifoso rossonero “Sarei disposto a non giocare la Champions pur di vincere l’Europa League, unico trofeo che manca al Milan”: «Ora non siamo nelle condizioni di spingere da una parte o dall’altra. Siamo andati bene in campionato e in coppa, e dobbiamo continuare così. In Europa League vogliamo provare ad arrivare in fondo».

Sulla competitività del Milan giovane: «È una domanda difficile. Abbiamo avuto una crescita significativa, ma per metterci alla prova in Champions bisogna arrivarci. Il Milan è un top club e deve tornare a frequentare la competizione più importante».

Sulla sconfitta contro il Lille: «Il risultato è pesante, però non troppo veritiero (0-3 a San Siro). In Europa si pratica un calcio intenso, le squadre pensano a costruire, ad attaccare, a fare gol: difficile che ti aspettino nella loro metà campo. È un gioco diverso che a noi piace, anche perché è un po’ il nostro modo di stare in campo».

Sulla facilità di allenare giocatori giovani e maturi: «Una volta era più semplice gestire i giovani, ora la situazione è cambiata. Viviamo un momento delicato: non è facile convincere un ragazzo che potrebbe avere tutto a stare chiuso in casa. La società è stata molto brava a scegliere questi ragazzi non solo per il potenziale tecnico e fisico, ma anche per la mentalità e il grande senso di responsabilità».

Sul mercato: «Non c’è un ruolo specifico da ricoprire. Se ci saranno occasioni, la proprietà si farà trovare pronta. Il Milan ragiona in questi termini: prende solo giocatori di grande livello o giovani che possano diventarlo».

Sull’allenamento: «Io non sono molto tecnologico, lo sono però i miei giovani collaboratori. Loro mi aiutano,ma se ho una sensazione, la mia decisione prevale sui dati».

Su Theo Hernandez: «Non lo misuriamo in pista perché facciamo un altro sport. Abbiamo i suoi dati fisici: impressionante».

Su Ibrahimovic: «Zlatan è il capo gruppo. È sempre dentro con gli atteggiamenti, con la testa, con i comportamenti. La sua presenza è importantissima anche da in-fortunato».

Sulle raccomandazioni ai giocatori prima delle vacanze: «Di non mangiare troppo. Ci aspetta una serie pesante di partite. A cominciare dal Benevento».

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